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Scanu (CIPSS): «Chimica pesante finita, spazio a nuove industrie»

Valerio Scanu, presidente del Consorzio Industriale Provinciale di Sassari, afferma ai microfoni RAI News la sua determinazione a riqualificare completamente il polo industriale di Porto Torres. Raggiunto dai giornalisti dopo l’ennesimo allarme crollo di una delle tante industrie ormai abbandonate del porto industriale, ha affermato come Porto Torres, vista la sua imponenza e strategicità, abbia «enormi potenzialità».

La zona industriale di Porto Torres ha visto giorni migliori. Nacque ufficialmente nel 1954 e si sviluppò enormemente nel 1963 con il polo petrolchimico voluto da Nino Rovelli della SIR-Società Italiana Resine. Dopo il rovinoso abbandono nel 1981 del “Cavaliere nero dell’industria1L’Espresso.it, Paolo Biondani, Alessia Cerantola, Gloria Riva e Leo Sisti 13 novembre 2017: “Angelo detto Nino, l’ex re della petrolchimica in Sardegna, il fondatore del gruppo Sir. Un cavaliere nero dell’industria” fu l’ENI a portare avanti una situazione già all’epoca critica, con relativi scandali arrivati fino ai giorni nostri. La zona industriale di Sassari-Porto Torres è, allo stato attuale, uno dei siti più inquinati d’Italia.

Segnaletica della Eni-Rewind (ex-Syndial). Foto Pitzoi Arcadu

Dal punto di vista economico, le continue recessioni economiche e crisi del settore hanno spopolato uno dei poli produttivi più grandi della regione, con una conseguente crisi sociale dovuta alla forte disoccupazione mai del tutto riassorbita. L’endemica mala gestione del sito ha poi creato, come già accennato, uno dei maggiori disastri ambientali nazionali proprio alle porte del Parco Nazionale dell’Asinara. Di conseguenza il danno collaterale all’immagine della città ed al sempre più crescente settore turistico è stato inevitabile. Per via di queste problematiche lo sviluppo della zona industriale è rimasto negli anni paralizzato o, in alcuni casi, fermo a decine di anni fa.

A questa situazione però il dott. Valerio Scanu, presidente del CIP di Sassari dal novembre 2019, non ci sta. Erede di una situazione amministrativa complessa ed insostenibile, si è impegnato fin dal primo momento a rilanciare una delle zone più strategiche della Sardegna. Dopo la bonifica dall’amianto del vecchio cementificio appartenuto alla Cementir Holding S.p.A., afferma pubblicamente di voler «riqualificare completamente» grazie ai fondi europei per lo sviluppo regionale tutto il retroporto industriale della Marinella. «Abbiamo già avuto tanti contatti con operatori della cantieristica navale e della logistica dei trasporti» – dice Scanu ai giornalisti RAI – «e quegli spazi sono molto ambiti».

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Urbex: l’esplorazione urbana che arriva anche a Porto Torres

Da anni è ormai consolidato anche nell’isola il fenomeno dell’Urbex (contrazione della parola inglese Urban Exploration, ovvero esplorazione urbana), ossia l’attività che consiste nell’esplorare gli edifici abbandonati che costellano il contesto urbano cittadino al fine di preservarne la memoria storica. Punto di riferimento in Sardegna per questo tipo di attività è il progetto indipendente di Sardegna Abbandonata.

Spesso erroneamente considerato come attività illegale (fintanto che non si violano divieti espliciti, si commettano furti, vandalismo o occupazione abusiva non lo è) l’esplorazione urbana è un hobby che accompagna molti fotografi, documentaristi o semplici curiosi e che aiuta come già detto a mantenere viva la memoria storica di ville e complessi architettonici industriali e civili ormai dimenticati e lasciati nel degrado e che spesso assumono i connotati di veri e propri ecomostri.

L’attività dell’esplorazione urbana, che comunque è da precisare essere alle volte piuttosto rischiosa, se si pensa ad esempio a quando ci si introduce in edifici estremamente pericolanti ed imbottiti di Eternit, è una forma di impegno del singolo individuo per segnalare, salvaguardare e proteggere i luoghi urbani abbandonati sottraendoli al completo decadimento.

Fra i principi dell’Urbex infatti vi è il completo rispetto per il manufatto visitato, evitando quindi di accedervi violando eventuali divieti espliciti (come ad esempio cartelli o lucchetti alle entrate) ed evitando il vandalismo o qualsiasi forma di furto (ad esempio non vengono neanche presi piccoli reperti di nessun valore economico da usare come souvenir).

È da precisare che in diversi paesi alcuni comportamenti connessi con l’esplorazione urbana possono violare leggi nazionali o regolamenti locali, oppure essere considerati forme abusive di accesso o lesioni della privacy.

L’esplorazione urbana a Porto Torres

Un graffito d’epoca nella Ferriera Sarda di Porto Torres (foto Pitzoi Arcadu)

Purtroppo a Porto Torres non sono le vecchie ville sontuose ed affrescate ad attirare l’attenzione degli esploratori. Per chiunque conosca bene la città intuisce invece che è la zona industriale della Marinella, disseminata di ruderi fatiscenti considerati “archeologie industriali”, ad offrire svariati punti d’interesse per questo tipo di attività. Vasti complessi industriali che un tempo davano lavoro a centinaia di persone ed alcuni dei quali progettati da celebri architetti della Prima Repubblica, sono considerati infatti dagli amanti del settore la testimonianza ingrata di quello che un tempo era uno dei poli industriali più laboriosi d’Italia.



Nella vasta area della Marinella a farla da padrona non sono più le operose industrie, ma vecchi ecomostri fatiscenti e pericolosi per la salute e l’igiene urbana. Ruderi che negli ultimi anni, oltre che per le disgraziate attività di vandalismo e sciacallaggio, hanno anche attirato proprio l’attenzione degli esploratori urbani di tutta Europa ottenendo una certa fama nel sottobosco dell’Urbex. Una forma di turismo alternativo che tenta di ridare prestigio anche a questo tipo di testimonianze storiche.

In conclusione, vista la pericolosità dei succitati manufatti, si può dire che a Porto Torres l’Urbex non è per tutti, anche se questo non ha scoraggiato i più temerari appassionati dell’esplorazione urbana.

Nonostante non sia formalmente illegale come attività e sia ben consolidata nella cultura underground, si sconsiglia ad addentrasi a qualsiasi titolo all’interno di edifici in evidente stato di pericolosità.

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Omicidio di Porto Torres, chiesto l’ergastolo per Fulvio Baule

Uccise i suoceri con brutalità davanti ai figli piccoli, tentando di fare la stessa cosa con la ex-moglie. Il pm Enrica Angioni chiede l’ergastolo per Fulvio Baule poiché «capace di intendere e di volere». Per l’ultima relazione psichiatrica del Dott. Paolo Milia infatti l’imputato non aveva alcun vizio di mente al momento del fatto.

Fulvio Baule, nel febbraio 2022, dopo l’ennesimo alterco con la ex- moglie, ebbe uno scontro fisico col suocero. Il suocero e la suocera, esasperati dalle continue tensioni, erano infatti intervenuti in difesa della figlia. C’è stato poi uno scontro, ed il 40enne ha preso dal portabagagli della sua auto un’accetta. Dopo l’aggressione Baule scappò dalla scena. Costituitosi in tarda serata presso i carabinieri, inizialmente durante la confessione disse che il suocero lo avrebbe aggredito per primo.

In tribunale aveva poi dichiarato nello specifico «ho riportato i bambini a mia moglie in ritardo, mi sono scusato. Lei mi ha deriso, abbiamo avuto un breve diverbio e poi ricordo il padre di lei che mi veniva incontro urlando: ‘Pensa a fare il padre’. Ho aperto il portabagagli per prendere l’ascia, volevo solo intimorirlo».

Ilaria Saladdino, sopravvissuta all’aggressione, è potuta ritornare a casa solo un anno dopo.

Il processo si è aperto a novembre 2022. Inizialmente la corte aveva rigettato la richiesta di perizia psichiatrica sull’imputato, presentata dall’avvocato difensore, Nicola Lucchi. Successivamente una diagnosi dello psichiatra Mario Deriu a gennaio, diagnosticava Baule come affetto da disturbo borderline della personalità. Lo psichiatra Deriu aveva aggiunto che «Lo stato patologico ha interferito significativamente con la capacità di intendere e di volere del soggetto al momento del fatto, soprattutto per quanto attiene alla possibilità di astenersi da impulsi aggressivi, in particolare sulla capacità di volere».

Secondo invece le attuali perizie del Dott Paolo MIlia, Baule «non presenta disturbi della personalità, ma solo tratti disfunzionali e ossessività rigida».

Le prossime tappe del processo saranno il 21 maggio per l’esame del pubblico ministero e delle parti civili, il 28 maggio per l’udienza di discussione della difesa, e l’11 giugno per eventuali repliche e per la sentenza.

(in copertina immagine di repertorio Wikimedia Commons)

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Violenza sugli animali: casi in tutta la Sardegna

Cavalli rubati e poi macellati, lasciando i resti per strada. Un innocuo gatto di quartiere ucciso a bastonate perché «entrato nella casa sbagliata». Ed infine un uccello che viene decapitato a mani nude «per divertimento». Sono i principali casi di violenza contro gli animali avvenuti in Sardegna negli ultimi giorni. Casi gravi e perseguibili penalmente. Secondo il Codice Penale infatti (articolo 544 bis) «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni».

I casi di violenza

Sedini (SS), 21 maggio 2024. Un comune gatto nero, formalmente randagio ma adottato e curato da tutto il quartiere. Noto come “Nutellino“, era solito girare in piazza Deffenu. Un giorno come un altro, alcuni commercianti hanno però assistito ad una scena raccapricciante. Un uomo infatti, infuriato, con un bastone in mano ed imprecando parole sconnesse, inseguiva il gatto per la pubblica via e, una volta raggiunto, lo avrebbe percosso con ferocia fino ad ucciderlo. Ai presenti avrebbe giustificato l’orrore dicendo che l’animale fosse «entrato nella casa sbagliata». Il soggetto in questione è stato raggiunto da una denuncia da parte dell’ufficio legale di LNDC Animal Protection per il reato di uccisione di animali aggravato dai motivi abbietti e futili.

Samatzai (SU), 22 maggio 2024. Due teste di cavallo mozzate sono state trovate abbandonate sull’asfalto. Rinvenute sulla Statale 128, all’altezza del bivio per Samatzai, sono stati subito allertati i carabinieri e la Asl. Dapprima ritenute scarti di macellazione inavvertitamente scaricati sulla strada, secondo sardegnalive.net i resti proverrebbero invece da due cavalli rubati da un maneggio di Barrali nella notte tra lunedì e martedì e macellati abusivamente.

Porto Torres (SS), 22 maggio 2024. Durante la Festha manna, nel parco di san Gavino, un giovane ha preso un uccello e gli ha stracciato la testa, uccidendolo per divertimento. Il fatto è stato reso pubblico da un video registrato da un testimone e successivamente divulgato online. Le associazioni animaliste si sono dichiarate pronte a sporgere denuncia.

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Porto Torres, decapita uccello vivo. LNDC Animal Protection denuncia il ragazzo

Porto Torres (SS): Decapita uccello vivo senza motivo. Scatta la denuncia per il ragazzo che mercoledì 22 maggio ha staccato la testa ad un uccello per puro divertimento. Lo riferisce l’associazione LNDC Animal Protection. Per l’associazione «La società e la politica devono educare i giovani ad avere rispetto per ogni essere vivente e prevenire gesti come questo insegnando l’empatia. Soggetti che si comportano in questo modo devono essere recuperati o saranno un pericolo per tutti».



Non è passato inosservato il brutale gesto divulgato online dal video di un testimone. Durante la Festha manna, nel parco di san Gavino, un giovane ha preso un uccello e gli ha stracciato la testa, uccidendolo per divertimento. Sgomenti i presenti, anche se nel video divulgato si sentono alcune risate.

Volatili nel parco di san Gavino, in un albero poco distante dalla basilica (foto Pitzoi Arcadu)

Rapida ed intransigente la risposta delle associazioni di categoria. La presidente della LNDC Animal Protection Piera Rosati dichiara con un comunicato stampa di aver sporto denuncia e di voler seguire la cosa da vicino. Per la Presidente «se una persona si diverte a uccidere un altro essere vivente c’è chiaramente qualcosa che non va». L’associazione fa sapere che si impegnerà affinché il fatto non venga derubricato come una ragazzata o qualcosa da non prendere troppo sul serio. 

Le dichiarazioni di Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection: 

«Una persona che fin dalla giovane età si comporta in modo così crudele nei confronti di un essere vivente indifeso e totalmente inoffensivo può sviluppare dei comportamenti sempre più violenti e crudeli se non viene recuperata in tempo. Quello che questo ragazzo ha fatto è di una gravità inaudita e se qualcuno pensa di poterla considerare soltanto una stupidaggine fatta per divertimento si sbaglia di grosso. Del resto, se una persona si diverte a uccidere un altro essere vivente c’è chiaramente qualcosa che non va. Purtroppo, sono sempre più numerosi i casi di violenza sugli animali da parte di giovani e giovanissimi e questo getta una macabra e preoccupante ombra sulle nuove generazioni e su quello che ci può riservare il futuro. È evidente che in questa tendenza dei giovani a comportarsi in questo modo c’è una grossa responsabilità delle famiglie e della società. Ma la responsabilità è anche della politica, che non condanna in maniera concreta gesti di questo tipo. Per questo, ancora una volta, ricordo a tutti che c’è una legge per l’inasprimento delle pene per i reati contro gli animali in Parlamento che aspetta urgentemente di essere approvata» 

Piera Rosati, 24 maggio 2024

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Nuova panchina europea a Porto Torres, prima del nord Sardegna

PORTO TORRES: Nella mattinata del 5 giugno 2024 è stata inaugurata la prima Panchina Europea di tutto il nord Sardegna. La panchina di Porto Torres, la 161esima del progetto, è la terza ad essere inaugurata in Sardegna dopo quella di Elmas e di Cagliari. L’evento di Porto Torres è avvenuto grazie all’iniziativa intrapresa da Alessandra Frassetto. Presente anche la delegazione della GFE di Cagliari.

Dettaglio della nuova panchina (foto Pitzoi Arcadu)

Gli alunni della Scuola Media Brunelleschi dell’Istituto Comprensivo n. 1 hanno dipinto ed inaugurato la nuova panchina blu del lungomare di Porto Torres. L’evento, patrocinato dalla città di Porto Torres e dalla GFE-Sezione Cagliari, rientra nel progetto più ampio supportato dal Parlamento Europeo e dalla Commissione Europea. A promuovere il progetto a livello nazionale sono la Gioventù Federalista Europea (con sede locale a Cagliari ed ufficiosamente a Sassari) ed il Movimento Federalista Europeo.

In tutta Italia associazioni territoriali, partiti politici ed amministratori locali realizzano le panchine nelle varie città, grazie al contributo gratuito di un gruppo attivo di militanti e volontari.

Sempre secondo la promotrice Alessandra Frassetto la nuova panchina celebra l’identità di Porto Torres, storicamente basata sulla interconnessione tra lingue e culture, e si pone come obiettivo quello di rafforzare il sentimento comune di identità europea.

La prima Panchina è nata a Lecco nel 2021. La GFE, promotrice di iniziative analoghe in tutta Italia, nasce invece nel 1951 come sezione giovanile del Movimento Federalista Europeo (MFE). Lo stesso MFE è nato clandestinamente a Milano nel 1943 da oppositori del fascismo (fra i quali Altiero Spinelli), considerati ad oggi patrioti italiani e padri fondatori dell’Unione Europea (allo stesso Spinelli è dedicata un’ala del Parlamento europeo di Bruxelles).

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Porto Torres, decapita uccello vivo. Individuato il responsabile

Porto Torres (SS): Decapita uccello per divertimento. Raggiunto da una denuncia per maltrattamento di animali un 35enne sassarese ma residente nella penisola. Ora l’uomo deve rispondere alle accuse (comprovate da una testimonianza video) di violenza contro un animale totalmente ingiustificata ed aggravata dalla brutalità.



La denuncia dell’associazione LNDC Animal Protection è arrivata al destinatario. Identificato grazie alle indagini della Compagnia dei Carabinieri di Porto Torres l’uomo che, durante la Festha manna 2024, nel parco di san Gavino, aveva afferrato un corvo (animale caratteristico della fauna locale del parco) e lo aveva ucciso brutalmente per puro spettacolo. Nelle ultime settimane i casi di violenza contro gli animali in Sardegna sono sensibilmente aumentati.

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Serate di musica animano Porto Torres

PORTO TORRES: Otto appuntamenti, dal 22 aprile al 21 giugno. Prende il via l’edizione 2023 di “Musicando per la città”, la rassegna di musica classica, jazz e leggera, organizzata dall’Associazione Musicando Insieme a cura del direttore artistico Donatella Parodi e in collaborazione della locale Scuola Civica di Musica “Fabrizio De Andrè”.  

Musicando per la città 2024

Da sabato 22 aprile fino al 21 giugno il suono entrerà nelle location più suggestive della città di Porto Torres.

Un evento che diventa un attivatore culturale e di valorizzazione dei luoghi e dei monumenti della città. Una musica con vista delle splendide località di Porto Torres che avrà come protagonisti i migliori artisti di livello nazionale internazionale fra cui il noto musicista marchigiano Daniele Di Bonaventura.


La rassegna si è aperta sabato 22 aprile presso la scuola civica di musica “De Andrè”. Il concerto inaugurale ha avuto luogo con il trio musicale formato da Tony Chessa (flauto), Michele Garofalo (corno) e Matteo Taras (pianoforte).

Il secondo appuntamento si è svolto sabato 29 aprile presso la chiesetta di Balai Vicino. Il duo esibitosi era composto dalla voce solista Denise Gueye accompagnata dalla chitarra di Marco Carta, per un omaggio a Federico Garcia Lorca.

Musicando per la città: Le prossime date e i luoghi

  • 6 maggio alle 20:00, Scuola Civica “Fabrizio De Andrè”: Sarà la volta dei pianisti Ognyan Yanchev e Alexandra Simeonova.
  • 13 maggio alle 20:30, Basilica di san Gavino: Suonerà il quintetto “Sale” con Antonella Carta Mantiglia al flauto, Luigi Mulas oboe, Diego Salis Clarinetto, Eliana Larotonda corno, Costantino Dettori fagotto e Giovanna Leoni voce recitante.
  • 20 maggio alle 20:30, Scuola Civica “Fabrizio De Andrè”: Suoneranno i pianisti Virginia Bini e Giulia Mundula.
  • 3 giugno 20:30, Basilica di san Gavino: Il musicista Stefano Mancuso si esibirà per un concerto di pianoforte.
  • 16 maggio, Basilica di san Gavino: Riecheggeranno le note del magico bandoneòn di Daniele Di Bonaventura protagonista di un concerto “L’Armonium dei poveri”, considerato tra gli eventi più attesi e prestigiosi della stagione concertistica.
  • 21 giugno alle 20:30, Teatro comunale Parodi: La manifestazione Musicando per la città si concluderà in occasione della Festa della Musica alla presenza di docenti, allievi e amici della scuola civica De Andrè

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Note


Incendi a Porto Torres, convocato Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica

È fissata per il giorno lunedì 6 maggio 2024 la seduta straordinaria del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato d’intesa con la Prefettura. Ordine del giorno sarà l’incendio del 30 aprile avvenuto la notte a Porto Torres. L’incontro avverrà alle 11:00 nella sede della Prefettura in Piazza d’Italia a Sassari. Quello del 30 aprile è stato solo l’ultimo di uno dei numerosi incendi avvenuti a Porto Torres negli ultimi anni

All’incontro, concordato con il sindaco Massimo Mulas, parteciperanno anche l’Amministratore Straordinario della Provincia Pietro Fois, il Questore di Sassari Claudio Sanfilippo, il comandante provinciale dei Carabinieri Massimiliano Pricchiazzi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Stefano Rebechesu ed il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus.

Nella fattispecie si parlerà della sera del 30 aprile. In quest’occasione infatti la squadra dei Vigili del fuoco di Porto Torres è intervenuta la sera alle 21:30 per un incendio all’interno di un deposito di automezzi per la raccolta dei rifiuti nella zona industriale. Durante la lunga serata due squadre provenienti da Sassari hanno fornito ulteriore supporto ai Vigili del fuoco locali nelle complesse operazioni di spegnimento.

Nonostante il tentativo riuscito di limitare i danni, l’incendio ha distrutto 11 mezzi per la raccolta dei rifiuti su un totale di 30. Al momento non è esclusa alcuna ipotesi, compresa la natura dolosa dell’incendio.

Gli incendi notturni a Porto Torres

Negli ultimi anni gli incendi notturni sono aumentati esponenzialmente. Ad ottobre 2023 un incendio aveva distrutto la biglietteria dismessa della banchina degli alti fondali. A dicembre dello stesso anno un altro incendio in una palazzina privata aveva costretto alla parziale evacuazione dello stabile. Sempre nel 2023, durante le attività per la festa dei Martiri Turritani, un ennesimo atto incendiario di natura certamente dolosa aveva distrutto le attrezzature del Luna Park itinerante Wonderland. In quest’occasione la proprietaria dell’impresa itinerante Rossella Duville aveva commentato amaramente ai cronisti di Sardegna Live: «Questa è la seconda volta che veniamo coinvolti in un incidente di questo tipo a Porto Torres. Nel 2018 si verificò lo stesso fatto e ci furono danni per 15 mila euro. Fu un atto a cui non fu mai attribuito un colpevole, è rimasto irrisolto»

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Sassari, consorzio industriale senza guida. «vada a Porto Torres»

Il consorzio industriale di Sassari, dopo la decadenza del presidente delegato proveniente dal comune di Sassari e dell’esponente del Comune di Alghero, rimane senza dirigenza. Per i consiglieri di minoranza del gruppo consiliare “Porto Torres Avanti” il momento è propizio per insediare dentro un’organizzazione così importante un nome turritano. L’ultima figura dirigenziale di spicco all’interno del consorzio proveniente da Porto Torres è stato l’ex-sindaco Eugenio Cossu, negli anni novanta.

Il consorzio industriale provinciale di Sassari, nato nel 1954 per far fronte all’endemica disoccupazione nel triangolo Sassari-Porto Torres-Alghero, è l’organismo pubblico a capo delle aree industriali del nord-ovest Sardegna. Alla sua nascita il primo nucleo insediativo fu proprio il comune di Porto Torres, già interessato dai primi del novecento da piccole e medie industrie manifatturiere e traghettato tramite queste nuove riforme amministrative verso l’industria pesante petrolchimica di interesse nazionale. Allo stato attuale, la zona industriale di Porto Torres rappresenta il 90% delle aree di pertinenza del consorzio.

La ferriera sarda di Porto Torres, uno dei simboli del degrado industriale (foto Pitzoi Arcadu)

Da più di trent’anni però nei quadri dirigenziali consortili sono mancate figure provenienti dalla città portotorrese. Questo, secondo i consiglieri comunali Bastianino Spanu e Costantino Ligas citati dall’Unione Sarda, ha minato lo sviluppo mirato nella città portuale sassarese. Oltre a ciò lo sviluppo del sito è stato contemporaneamente fortemente compromesso dal fenomeno della deindustrializzazione e dai vari disastri ambientali (causati sempre dalla malagestione industriale) che hanno martoriato il territorio.



I consiglieri di minoranza chiedono perciò al Sindaco Massimo Mulas una presa di posizione ferma al riguardo. Per loro gli ultimi decenni vissuti dai portotorresi come «spettatori» devono ora essere necessariamente compensati da una nuova figura manageriale. Questa figura, con ottime competenze nel settore dello sviluppo industriale, portuale, ambientale ed energetico, dev’essere capace di risollevare le sorti di un «cimitero industriale» disseminato da eco-mostri fatiscenti un tempo grandi industrie produttive.

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