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Porto Torres, niente contenitori in vetro e lattina durante la festa patronale

PORTO TORRES: Stop a contenitori in vetro e lattine nelle giornate della Festha Manna. Con un’ordinanza firmata nei giorni scorsi, che riprende orientamenti consolidati in tutta Italia in occasione di grandi eventi, il sindaco Massimo Mulas detta regole stringenti sulla vendita e il consumo di bevande.

Sarà vietato il consumo itinerante di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro e in lattine

Dalla mezzanotte del 26 maggio e alle 5:00 del 30 maggio, in tutto il perimetro del territorio comunale interessato dall’evento, sarà vietato il consumo itinerante di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro e in lattine.

La somministrazione e la vendita su area pubblica di qualunque bevanda, anche analcolica, in lattine e contenitori di vetro sarà vietata.

Infine l’abbandono in luogo pubblico o aperto al pubblico di bevande alcoliche o non alcoliche, comunque acquisite, contenute in bottiglie di vetro o in contenitori realizzati con il medesimo materiale.

Per chi non rispetterà l’ordinanza è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 25,00 a 500,00 euro per il primo accertamento. Il divieto non riguarda la sola vendita finalizzata all’uso domestico.

Le ragioni del provvedimento

Il provvedimento è stato adottato «per ragioni di decoro, di sicurezza urbana e a tutela dell’incolumità pubblica».

Si legge ancora nell’ordinanza «prevenire i rischi imputabili al consumo di bevande in contenitori di vetro ed in lattine, i cui vuoti, se abbandonati a bordo strada, possono essere utilizzati in modo improprio da persone dedite a condotte illecite».

Tutto questo soprattutto in previsione del «numero rilevante di persone che si concentrerà perlopiù nel centro storico della Città».

L’ordinanza si conclude con un invito agli esercenti a «utilizzare esclusivamente bicchieri, cannucce, piatti, posate e contenitori per trasporto e consumo bio-compostabili, al fine di ridurre il forte impatto ambientale costituito dall’utilizzo dei contenitori in plastica».

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Inquinamento a Porto Torres: tornano le macchie oleose in mare

PORTO TORRES: In procinto della stagione estiva e dopo la buona notizia riguardante il termine dell’interdizione alla balneazione della spiaggia di Fiume Santo, a Porto Torres torna l’incubo dell’inquinamento delle acque. Attualmente sono ancora sconosciute le cause del problema.

Una lunga scia di schiuma ed acqua torbida accompagnata da un pessimo odore è apparsa nei pressi della spiaggia della Marinella, vasta area sabbiosa nei pressi della foce del Riu Mannu. Spiaggia un tempo molto frequentata, da decenni risulta completamente abbandonata a causa dell‘inquinamento dovuto alla vicina area industriale. Sempre nel sito della Marinella l’associazione «Tuteliamo il Golfo dell’Asinara» ha segnalato discariche abusive di inerti edili e rifiuti ingombranti, identificando anche la presenza di manufatti in Eternit.

L’inquinamento industriale di Porto Torres

L’inquinamento industriale di Porto Torres è un problema ricorrente nato dall’istituzione del petrolchimico nel 1963. Questo fenomeno danneggia gravemente la salute dei cittadini e paralizza tutte le attività commerciali legate all’allevamento, all’industria ittica ed al turismo. Dopo il grave incidente del 2011, che ha comportato lo sversamento in mare di decine di metri cubi di olio combustibile, l’Associazione Tuteliamo il Golfo dell’Asinara si occupa di monitorare attivamente la situazione ambientale.

Poco distante dalla Marinella inoltre è ubicata la piccola spiaggia della Minciaredda, conosciuta per la sua discarica abusiva con relativo disastro ambientale. L’area in questione, dislocata su oltre 35 ettari di proprietà del Ex-Syndial, viene chiamata la «Collina dei veleni». Nell’agosto del 2003 il movimento indipendentista Irs, con un plateale blitz all’interno della zona fino a quel momento interdetta ad occhi indiscreti, portò all’attenzione dell’opinione pubblica l’entità del danno ambientale. Solo però nel 2015 i militari del Nucleo operativo ecologico provinciale hanno messo i sigilli su tutta la zona.

Ulteriormente, secondo gli atti prodotti dall’avvocatura di Stato nel corso della decennale causa legale, si evidenzia che “le analisi chimiche, eseguite nei campioni di terreno prelevati dal suolo della discarica di Minciaredda fino alla profondità di massimo 20 metri, rilevano la presenza di idrocarburi leggeri e pesanti”.

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Krav Maga a Porto Torres, organizzato uno stage per principianti

PORTO TORRES: Il club sportivo locale C.S.K.S. Masatoshi Nakayama assieme alla Asd Martial Gym di Alghero organizza a Porto Torres il 20 aprile 2024 uno stage di essenziali di Krav Maga, il metodo di difesa personale di origine israeliana. Informazioni e costi sono disponibili contattando gli organizzatori.

Dopo il successo avvenuto ad Uri il 2 marzo 2024, il Maestro Paolo Algisi assieme al suo omologo algherese Maurizio Gobbino ha organizzato un nuovo stage di essenziali di Krav Maga, che si terrà nella palestra di Padel in via Ponte Romano 99 adiacente al Comando della Guardia di Finanza, nei pressi del nuovo Centro Intermodale. Lo stage si svolgerà dalle 16:00 alle 19:00 e per partecipare non sarà necessario nessun requisito di età o di esperienza sportiva pregressa.

20 aprile 2024: lo stage dei Maestri Gobbino e Algisi

Locandina dell’evento

Lo stage di Porto Torres, che segue la prima e trionfale tappa avvenuta ad Uri ad inizio marzo dove hanno partecipato decine di atleti di ogni esperienza ed età, sarà gestito interamente dai maestri Paolo Algisi e Maurizio Gobbino.

Per questa tappa il padrone di casa sarà Paolo Algisi, artista marziale e preparatore atletico tra i più esperti e stimati in Sardegna con più di quarant’anni di insegnamento alle spalle.

Maurizio Gobbino, che nel 2018 ha fondato la Asd Martial Gym con altri esperti di fitness, è un affermato personal trainer e Maestro di arti marziali con svariati meriti in campo divulgativo e nell’insegnamento del karate, con la propria sede operativa ad Alghero.

La difesa personale metodo Krav Maga

Il Krav Maga è un sistema di autodifesa sviluppato originariamente a Bratislava da Imi Lichtenfeld. Nacque dopo l’occupazione nazista, per contrastare le aggressioni antisemite negli anni 1930. Venne in seguito adottato dalle forze di difesa israeliane e le forze di sicurezza israeliane.

Il Krav Maga deriva da una combinazione di tecniche provenienti da boxe, wrestling, aikido, judo, karate, kung-fu e combattimento da strada. Tuttavia, è considerato semplice da imparare ed efficace per una reale difesa personale. Quest’attività è utile non solo per gli adulti, ma anche per i ragazzi che si possono trovare in situazioni di bullismo e devono sapersi difendere.

A. Pitzoi Arcadu

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Porto Torres, autodifesa per le donne: Ripresi i corsi gratuiti

PORTO TORRES: Dalla data del 28 marzo 2024 sono aperte le iscrizioni per il corso gratuito a numero chiuso di autodifesa per sole donne, finanziato interamente dal Comune di Porto Torres. I corsi saranno erogati dal Maestro Paolo Algisi e l’iscrizione è effettuabile chiamando il (+39) 392 233 9517 .

Si rinnova anche quest’anno il corso gratuito di autodifesa per sole donne organizzato dal club sportivo locale C.S.K.S. Masatoshi Nakayama, dal 1982 gestito dal pluripremiato artista marziale e preparatore atletico Paolo Algisi. Le edizioni del corso si svolgono con cadenza regolare ed a numero chiuso dal 2008 e sono completamente gratuite per le partecipanti, poiché completamente finanziate da enti terze. Per quest’anno il ciclo di allenamenti, riservato per un numero massimo di 75 partecipanti, sarà completamente finanziato dal Comune di Porto Torres tramite apposito bando.

Corso autodifesa per sole donne: L’edizione del 2024

Locandina ufficiale

L’obiettivo formativo del ciclo di lezioni è quello di fornire le basi minime di autodifesa e tecniche di prevenzione a tutte quelle donne completamente prive di nozioni pratiche al riguardo. Il corso sarà gestito direttamente dal Maestro Paolo Algisi con l’aiuto dei suoi collaboratori più fidati, garantendo quindi la massima serenità e riservatezza delle partecipanti.

Lo stesso Paolo Algisi, che da poco ha festeggiato i quarant’anni di attività sportiva con relativo encomio da parte del Sindaco Massimo Mulas e della Vicesindaca Simona Fois, si riserverà personalmente di esporre nei dettagli le attività in programma e di ascoltare le eventuali necessità delle singole candidate tramite un apposito colloquio telefonico effettuabile chiamando il (+39) 392 233 9517 (il numero è aperto anche per le conversazioni Whatsapp).

Il corso è particolarmente indicato per tutte quelle donne, di qualsiasi età e preparazione atletica pregressa, che vivono in ambienti ad alto rischio di violenza di genere o si trovano per qualsiasi motivazione, sia lavorativa che non, esposte a situazioni pericolose per la propria incolumità.

La violenza di genere è un problema drammaticamente reale in Italia. Secondo il servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno, nel 2023 sono 109 le donne rimaste coinvolte, con esiti fatali, da aggressioni perpetrate direttamente all’interno del nucleo familiare o da parte di partner ed ex partner.

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Porto Torres, omicidio Sedda: dopo due anni indagini ferme

PORTO TORRES: Da poco è scattato il secondo anniversario dello sconvolgente omicidio di Mario Sedda. A due anni dall’accaduto, nonostante il coinvolgimento dei RIS di Cagliari nel 2021, il caso resta aperto.

I fatti e l’omicidio

Mario Sedda era un cittadino portotorrese di 39 anni. Il primo aprile 2021 fu trovato esanime e coperto da sterpaglie da un passante sul ciglio della strada all’ingresso della città.

Alle prime analisi degli inquirenti dapprima si escluse l’omicidio stradale ed infine si pensò ad un malore improvviso dell’uomo mentre percorreva la strada per tornare alla sua abitazione in periferia.

Solo dopo l’autopsia si scoprì un fatto inquietante, ovvero una lama di ceramica spezzata conficcata sotto il mento.

La scoperta non lasciò dubbi: era stato un omicidio.

Omicidio Sedda: Le indagini

Dalle analisi della lama si appurò che l’arma era un comune coltello da cucina in ceramica facilmente reperibile nei maggiori supermercati. Dalla veemenza dei colpi inferti si pensò ad una lite violenta degenerata in omicidio.

Una volta ottenute tutte le informazioni possibili dall’arma del delitto gli inquirenti passarono ad indagare sulle frequentazioni dell’uomo. Ad attirare i sospetti fu un disoccupato di 60 anni con precedenti penali di poco conto che venne iscritto al registro degli indagati.

Il sessantenne, pur confermando di frequentare Mario Sedda, affermò di trovarsi in un altro luogo il giorno dell’omicidio. Oltre al sessantenne altre tre persone vennero indagate, ma tutte si dimostrarono estranee ai fatti.

Dopo sei mesi dall’omicidio i RIS di Cagliari effettuarono un sopralluogo della zona del ritrovamento, sperando di dare una svolta al caso.

L’analisi dei RIS e lo stallo

Con la morte nel cuore cammino per le strade di questa città con la consapevolezza ovvia di ‘persone’ che sanno. Silenzio, omertà. Questa gente è fra noi, in mezzo a noi, come se nulla fosse successo […]

Eleonora Sedda nel suo profilo Facebook, 10 ottobre 2022

Dopo la visita dei RIS di Cagliari il 22 ottobre 2021 le indagini sull’Omicidio Sedda subirono uno stallo dal quale non si ripresero. Vani sono stati finora i tentativi della sorella Eleonora Sedda di riportare l’attenzione mediatica e degli inquirenti sul fratello ucciso.

Il primo tentativo fu una manifestazione organizzata il 1° aprile 2022, giorno dell’anniversario del ritrovamento del cadavere.

Rimasta sempre attiva affinché si faccia giustizia sulla morte di Mario, la famiglia ed in particolare la sorella Eleonora costantemente fanno pressione ai cittadini affinché chi sappia qualcosa dell’omicidio parli.

Al secondo anniversario i familiari e gli amici di Mario Sedda riaffermano la loro determinazione: «A Porto Torres girano ancora tranquilli i tuoi assassini. Ma noi non dimentichiamo»

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Porto Torres, trapianto record di posidonia nel mediterraneo

PORTO TORRES: Si è concluso nei giorni scorsi il più grande trapianto di posidonia oceanica finora realizzato nel Mediterraneo. Nuovo record per l’Italia, la Sardegna e per la città di Porto Torres.

Nel Golfo dell’Asinara è stata appena conclusa una grande opera di ricollocamento della posidonia oceanica, realizzato dal Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari con la partecipazione delle aziende Sealives e I 7 mari e la supervisione della Capitaneria di Porto ed il monitoraggio di ISPRA e Arpa Sardegna . Il lavoro appena concluso è stato propedeutico alla realizzazione della grande opera dell’antemurale del Porto di Porto Torres.



In questi ultimi 10 mesi  gli attori coinvolti nell’opera hanno distribuito, espiantato e reimpiantato in una zona più idonea (ad Abbacurrente, nei pressi dell’omonima torre) su una superficie di 7 mila metri quadri  oltre 140 mila talee. Un intervento che è stato definito a più riprese «unico nel suo genere».

Salvaguardia della posidonia: Il lavoro svolto

Il lavoro svolto ha previsto il prelievo delle piante dall’imboccatura del porto, lo spostamento a terra per la selezione delle talee ed il trasporto nell’area di Abbacurrente per il trapianto (effettuato manualmente) su 250 geostuoie biodegradabili, per un’area di oltre 11.500 metri quadrati di fondale.

Per garantirne la proliferazione nella nuova area di dimora della posidonia la capitaneria di porto ha interdetto la pesca e l’ancoraggio nelle aree coinvolte.

I prossimi interventi

Nei prossimi giorni la società Sales, aggiudicataria dei lavori di realizzazione dell’antemurale, provvederà al posizionamento di 21 dissuasori antistrascico, di cui sei a protezione esclusiva dell’area di piantumazione. Il ripopolamento ittico sarà quindi completato con l’installazione di 75 moduli in cemento che riprodurranno l’habitat naturale delle specie presenti nel parco. L’intera area oggetto degli interventi sarà sottoposta a monitoraggio per i prossimi cinque anni

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Monumenti Aperti 2024, ritorna a Porto Torres la manifestazione

PORTO TORRES: Per l’edizione del 2024 di Monumenti Aperti saranno 24 i siti visitabili in tutta la città. Le giornate prestabilite saranno sabato 4 e domenica 5 maggio, dove numerose associazioni, istituti scolastici e volontari si metteranno in gioco per promuovere i punti forti del proprio territorio. Per agevolare le visite ai monumenti sarà presente un bus navetta con capolinea presso il centro intermodale di via Antonietta Bassu.

Il Comune di Porto Torres aderisce nuovamente a Monumenti Aperti, la più importante manifestazione dell’isola dedicata alla promozione e alla valorizzazione dei beni culturali. La manifestazione, che quest’anno è arrivata alla sua 28° edizione a livello nazionale (a Porto Torres sono invece 13 le edizioni finora celebrate), è organizzata da Imago Mundi Odv. Gli appuntamenti inizieranno subito dopo la cerimonia di inaugurazione, che avverrà sabato 4 maggio alle 15:00 in Piazza Cristoforo Colombo.

Il progetto Monumenti Aperti nasce a Cagliari nel 1999 con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la fruizione del patrimonio culturale attraverso l’apertura al pubblico di beni normalmente inaccessibili o poco conosciuti.

Monumenti Aperti 2024: tutti i siti di quest’anno

  • Torre Aragonese: sabato 4 maggio ore 15:00
  • Atrio Metropoli e necropoli sottostante: sabato 15:00-20:00 e domenica 9:30-13:00/15:00-20:00
  • Atrio Comita: sabato 15:00-20:00 e domenica 9:30-13:00/15:00-20:00
  • Cumbessias: sabato 15:00-20:00 e domenica 9:30-13:00/15:00-20:00
  • Aula Capitolare: sabato 15:00-20:00 e domenica 9:30-13:00/15:00-20:00
  • Museo del Porto: sabato 15:00-20:00 e domenica 9:30-13:00/15:00-20:00
  • Necropoli Su Crucifissu Mannu: sabato 15:00-20:00 e domenica 9:30-20:00
  • Ipogeo di Tanca Borgona: sabato 15:00- 20:00 e domenica 9:30-13:00/15:00- 20:00
  • Antiquarium Turritano: sabato ore 9:30-20:00
  • Terme Pallottino: sabato 9:30 – 20:00
  • Domus dei mosaici Marini con le nuove scoperte: sabato 9:30-13:00
  • Palazzo di Re Barbaro: sabato 9:30-20:00
  • Domus di Orfeo: sabato ore 9:30-20:00
  • Ponte romano: sabato dalle ore 9:30-13:00
  • Laboratorio di Xilografia G. Dettori: sabato 15:00-20:00 e domenica 9:30-13:00/15:00-20:00
  • Scuola De Amicis: sabato 15:00-20:00 e domenica 9:30-13:00/15:00-20:00
  • Planetario e simulatore della navigazione dell’Istituto Paglietti: sabato 15:00-20:00 e domenica 9:30-13:00/ 15:00 – 20:00
  • Porto antico di Turris Libisonis: domenica 9:30 -13:00 /15:00-20:00

Edifici religiosi

  • Chiesetta san Gavino a Mare: sabato 15:00-20:00 e domenica 9:30-13:00/15:00-20:00
  • Chiesetta santu Bainzu Ischabizzaddu: sabato 15:00-20:00 e domenica 9:30-13:00/15:00-20:00
  • Chiesa Cristo Risorto: sabato 15:00-18:00 e domenica 15:00-20:00
  • Basilica San Gavino: sabato 16:00-18:45 e domenica 11:00-13:00 / 15:00-18:45
  • Cripta Basilica di San Gavino: sabato 16:00-18:45 e domenica 11:00-13:00 / 15:00-18:45
  • Chiesa Spirito Santo: sabato dalle 15:00 alle 17:30 e domenica 15:00-19:00
  • Chiesa della Beata Vergine della Consolata: sabato 15:00-18:00 e domenica 9:30-11:00/15:00-20:00
  • In data 02 maggio 2024 l’amministrazione comunale ha fatto sapere che la Domus dei mosaici marini e il Ponte romano non saranno più visitabili nelle date prestabilite

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Grandi attività ravvivano Porto Torres: ritorna «Note sotto la Torre»

PORTO TORRES: Anche quest’anno rinnovata la Pasquetta turritana, ovvero una serie di attività, mostre, concerti ed aree mercatali allestite per animare la cittadina durante la festività religiosa. Punto forte sarà il concerto sotto la torre aragonese del porto il giorno lunedì 1° aprile.

Dopo il successo delle precedenti edizioni, anche quest’anno verranno rinnovate le svariate attività culturali e d’intrattenimento che animeranno il centro storico di Porto Torres. L’area di interesse parte dalla Torre Aragonese fino a tutta la parte alta di C.so Vittorio Emanuele II. Questa serie di eventi rientra nell’obiettivo sempre più condiviso di promuovere Porto Torres e l’isola dell’Asinara come mete turistiche, rilanciando di conseguenza il nord-ovest della Sardegna.

Eventi culturali di stampo musicale non sono nuovi nel grande porto sardo.

Pasquetta turritana: l’edizione del 2024

La manifestazione è organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con numerose associazioni locali e gli svariati esercizi commerciali riuniti nel CCN Botteghe Turritane. Gli eventi partiranno ufficialmente alle 10:00 dello stesso giorno.

Tutte le attività, finalizzate principalmente alla promozione del Golfo e dell’Isola dell’Asinara, puntano a costituire un più ambio richiamo identitario per tutto il territorio del Nord Sardegna, valorizzando appieno il patrimonio culturale, enogastronomico, turistico ed ambientale dell’antica città sarda.


Alle 17:00, sul palco allestito nell’area attorno alla Torre Aragonese saliranno gli attesissimi Tazenda.

Dalle 18:30 in poi si esibiranno altri artisti rinomati a livello nazionale ed internazionale, raggruppati nel supergruppo Rezophonic formato da Mario Riso, Cristina Scabbia, Omar Pedrini, Eva Poles, Paletta, Gagno, Andy, Francesco (Fry) Moneti, Gagno e Garrincha. Infine in chiusura delle attività Dj Toky di Virgin Radio intratterrà la folla al mixer a partire dalle 20:30. La manifestazione cesserà ufficialmente alle 00:00.

Corso Vittorio Emanuele ospiterà i mercatini dell’artigianato e delle opere d’ingegno, mentre tutte le altre bancarelle dedicate al commercio ed allo street-food saranno allestite nell’area della passeggiata coperta di Via Mare e in Piazza Eroi dell’Onda. Il Vespa Club Porto Torres inoltre curerà una mostra statica nell’area tra la Piazza Umberto I e la Chiesa della Beata Vergine della Consolata.

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Porto Torres: Carta d’identità elettronica, fra poco le prenotazioni

PORTO TORRES: Dal 3 aprile saranno aperte anche a Porto Torres le prenotazioni (esclusivamente online) per la richiesta della CIE, la carta di identità elettronica

A partire da tale data, sarà possibile effettuare la prenotazione dal seguente link:  https://www.prenotazionicie.interno.gov.it/

Cosa è la Carta d’identità elettronica (CIE)

La nuova CIE è l’evoluzione della vecchia carta d’identità cartacea. Oltre ad essere più resistente all’usura ed avere dimensioni molto compatte (85,60 millimetri di larghezza per 53,98 millimetri di altezza; ovvero quanto un bancomat) è dotata di sistemi anticontraffazione di ultima generazione.

La nuova CIE inoltre è dotata di un microchip contactless che contiene:

  • I dati personali, la foto e le impronte del titolare, protetti da meccanismi che ne prevengono la contraffazione e la lettura impropria;
  • Le informazioni per consentire l’autenticazione in rete da parte del cittadino a servizi online erogati da pubbliche amministrazioni e imprese;
  • Ulteriori dati per servizi a valore aggiunto, in Italia e in Europa.

Carta di identità elettronica: cosa è necessario avere

Una volta richiesto l’appuntamento, è necessario presentarsi nel giorno indicato provvisti di:

  • Fototessera standard (dimensioni 35 mm di base per 45 mm. la foto non deve presentare ombre, lo sfondo deve essere uniforme e l’espressione del volto neutra) NB: la foto deve essere scattata negli ultimi sei mesi;
  • Tessera sanitaria in corso di validità;
  • La carta d’identità scaduta o in scadenza (o la denuncia nel caso di furto o smarrimento).
  • RICEVUTA DEL PAGOPA: di 22,21€ se la carta d’identità è scaduta o in scadenza oppure di 27,37€ nei casi di smarrimento, furto e deterioramento.

Rilascio C.I.E. ai minori

Il Bambino ed entrambi i genitori devono essere obbligatoriamente presenti. 

Nel caso uno dei genitori non fosse presente è necessario compilare l’atto di assenso a cui va allegata copia della carta d’identità del dichiarante. (il modello è scaricabile dalla pagina Anagrafe del sito web del Comune di Porto Torres). Se uno dei due genitori non è in grado di predisporre l’atto di assenso è necessario il decreto del Giudice Tutelare

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Porto Torres, borgata di Ponte romano fra monumenti e degrado

PORTO TORRES: Una delle borgate spesso dimenticate. Si tratta dell’antica borgata sulla sponda occidentale del ponte romano, adiacente alla foce del Riu Mannu ed a due passi dalla spiaggia della Marinella. Essa, che in epoca romana è testimoniato fosse una necropoli ipogeica, allo stato attuale è una delle aree più degradate di tutta la città.

Simbolo de facto della zona sono le due fornaci in trachite. Esse sono in bella mostra di sé sull’altopiano occcupato dai ruderi di quella che fu una delle principali industrie cittadine del Novecento. L’ex-Ferromin SA infatti scelse quest’area come sede del suo complesso industriale, che all’epoca fu appunto una delle maggiori industrie di Porto Torres fino agli anni sessanta. Nella stessa zona, dal 1873, è installata la Batteria antinave di Ponte Romano, sistema difensivo nato per proteggere il porto di Porto Torres da eventuali aggressioni. Altro elemento imprescindibile della zona è ovviamente il ponte romano, protagonista dei recenti restauri.

Per chi si avventurasse oggi nella borgata di ponte romano però lo accoglierebbero rifiuti, strade dissestate, erbacce e baracche fatiscenti piene di Eternit. A causa di ciò risulta evidente che siano rimaste inascoltate le numerose lamentele che nel corso degli anni i residenti hanno presentato per chiedere maggiore decoro per una zona così importante.

Borgata di Ponte romano. Una delle baracche fatiscenti con Eternit (foto Pitzoi Arcadu)

Ad ulteriore testimonianza della rilevanza storica della zona della borgata di ponte romano è il piano urbanistico comunale della città. Esso infatti dichiara quel fazzoletto di terra importante per la sua funzione di “connessione urbana”. Secondo la documentazione «rappresenta la cerniera ambientale tra la città romana, la città storica, la città moderna, la città industriale e la città portuale». Amministrativamente parlando questa cerniera di terra risulta comunque di competenza del Consorzio industriale Provinciale (come attestato da recenti verifiche).

Negli ultimi decenni però quest’ultimo non sembra essere stato in grado di fare i necessari interventi per lo sviluppo della zona, con conseguenze negative ben evidenti.

Eppure la storia ci insegna come questo trattamento così indegno rivolto a questa zona sia del tutto inappropriato. Le vicende storiche della città evidenziano infatti l’esistenza fin dall’antichità di strette relazioni tra gli abitanti, le loro attività ed il fiume. Il primo porto della città fu infatti un porto fluviale situato quasi sicuramente in quelle zone sulla sponta orientale.

Per restituire decoro alla città e riconnetterla in maniera armonica col suo passato risulterebbe quindi cruciale avviare al più presto tutte le attività necessarie per riqualificare l’intera area, da troppo tempo lasciata in disparte.

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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