La morte di Bruce Lee è uno di quegli episodi capace di muovere la macchina che crea i miti, un episodio di caratura mondiale .
Fiumi di inchiostro sono stati consumati sulla questione, ma ancora oggi si sente ogni tipo di stupidità al riguardo.
Esistono tuttavia molti aspetti che sono rimasti oscuri e che oggi dopo una valida ricerca voglio chiarire attraverso questo articolo che per il suo contenuto offre a chi legge la chiara sequenza di avvenimenti che riguardano la sua morte.
In definitiva questo è il risultato di un lavoro giornalistico impressionante di un famoso esperto in materia: il Maestro Pedro Conde, ma andiamo ai fatti.
Negli studi di doppiaggio di Hammer Hill, Kowloon ( Hong Kong ), si lavora sulla sonorizzazione degli ultimi rulli del film “Operazione Drago“.
L’edificio somiglia più ad un granaio che ad uno studio di registrazione, la giornata è calda, il lavoro pesante, si è scollegata l’aria condizionata per evitare i rumori di fondo.
Lo studio è, virtualmente una sauna, tutto il team è esausto e di cattivo umore per dover lavorare in condizioni simili.
I nervi sono a fior di pelle, Bruce Lee risente della fatica dei mesi precedenti, in una pausa va in bagno per rinfrescarsi, una volta lì sente un fortissimo dolore alla testa, cade a terra, ma non perde conoscenza.
“Quando era a terra ho sentito dei passi, non volevo preoccupare nessuno, ho finto, ho iniziato a tastare il pavimento come se stessi cercando qualcosa“ (commento di Bruce Lee alla moglie Linda poche ore dopo).
Si alza, sente di nuovo quel dolore pungente e cade a terra, questa volta perde completamente conoscenza
Immediatamente comincia a vomitare e ad avere convulsioni, il tecnico del suono dello studio, signor Win, dichiara quanto segue :
”Abbiamo sentito grida provenire dal piano superiore, abbiamo visto qualcuno sdraiato vicino al water, era Bruce Lee . Lo abbiamo raccolto e portato nella sala di doppiaggio, dove lo abbiamo disteso su un divano, gli tremava la bocca come se avesse un attacco di epilessia”
Un operatore corre per i corridoi fino all’ufficio di Raimond Chow, il socio di Bruce Lee. Questi manda a chiamare un medico e si dirige precipitosamente nello studio di incisione.
”Bruce Lee mostrava difficoltà respiratorie ed emetteva un suono rauco dalla gola nel momento stesso in cui aveva le convulsioni”.( R. Chow).
Trasportato Bruce Lee al vicino ospedale Battista, Linda Lee si presenta alla clinica dopo pochi minuti, sono avvertiti altri tre medici, tra essi il dottor Peter Woo, in clinica Bruce Lee continua a soffrire di accessi convulsivi alternati a periodi di calma. Suda copiosamente e sembra che ogni respiro sia l’ultimo.
Gli occhi rimangono aperti ma fuori fuoco.
“Poco prima delle cinque chiamarono dalla Golden Harvest portarono qualcuno dello studio che si era sentito male, apparentemente aveva qualcosa a che vedere con Bruce Lee, quando arrivarono vidi che si trattava proprio di Bruce Lee, sembrava molto grave. La sua respirazione era molto irregolare, sudava moltissimo, la sua pelle aveva un colore cadaverico, gli occhi rimanevano aperti ma fuori fuoco. Sembrava letteralmente morto” (Dott. Langford )
Per la sua grande forza fisica è quasi impossibile trattenerlo durante le convulsioni
Il personale medico si preparò per eseguire una tracheotomia, nel caso smettesse di respirare, la sua grande forza fisica rende difficile il lavoro, dal momento che è quasi impossibile trattenerlo durante le convulsioni.
Bruce continua a non reagire, il neurochirurgo nota qualcosa di strano: il cranio è troppo voluminoso.
Gli fu somministrato del Mannitolo per ridurre il gonfiore del cervello, man mano che lo facevamo, il suo stato cominciò a migliorare
Dott. Langford
Prepararono la sala operatoria nel caso il Mannitolo non faccia effetto, ma le convulsioni iniziano ad essere meno frequenti e violente, l’infiammazione si riduce nel giro di due ore Bruce Lee riprende i sensi.
All’inizio riusciva a muoversi poco, poi aprì gli occhi e fece dei segni, non riusciva a parlare, riconobbe sua moglie e le fece un sorriso, poco a poco recuperò la parola e, quando fu trasferito, scherzava e cominciava a ricordare quello che era successo
Dott. Langford
“Un’analisi del sangue aveva evidenziato un possibile mal funzionamento dei reni, appena potemmo muovere il paziente, lo trasferimmo all’Ospedale Santa Teresa, poiché dispone di impianti migliori.Io avevo intenzione di praticare un elettroencefalogramma e fare delle radiografie del sistema vascolare del cervello iniettandogli una sostanza radio opaca, ma il signor Lee non volle che gli facessimo questo controllo, preferì essere trasferito a Los Angeles per sottoporsi ad un approfondito esame medico
Dott. Peter Woo
Con il Dottor Woo, per la prima volta, viene alla luce il tema del consumo di cannabis da parte del Drago:
Ci disse che, mentre stava lavorando al doppiaggio aveva masticato delle foglie “hascisc” che gli avevano dato, dopo di ciò, ebbe le vertigini e iniziò ad avere nausea e a vomitare fino ad entrare in coma. Raccogliemmo un campione di quello che aveva vomitato e trovammo una quantità importante di hascisc, quindi la nostra diagnosi fu che aveva avuto un’overdose di tale sostanza o che era molto sensibile alla stessa o a qualcuno dei suoi componenti, dal momento che questa era la causa del problema che aveva avuto
Dott. Peter Woo
Secondo quanto racconta Linda, la moglie di Bruce Lee, dopo essersi ripreso Bruce Lee le dice
Mi sono sentito molto vicino alla morte… ma mi sono detto che l’avrei combattuta, ne sarei uscito, non mi sarei dato per vinto, sono sicuro che senza questa predisposizione sarei morto
Il dottor Rersbord diagnostica tale evento come: episodio convulsivo, del tipo più grave di epilessia, la cui causa è sconosciuta.
Una settimana dopo, Bruce Lee va a Los Angeles, un team di medici, guidato dal dottor David Rersbord, lo sottopone ad un’accurata esplorazione cerebrale e realizzano uno studio dei liquidi cerebrali senza trovare alcuna anomalia.
La diagnosi dei dottori fu che Bruce Lee aveva sofferto di un edema cerebrale
Questo Edema è caratterizzato da un’infiammazione anormale, dovuta all’infiltrazione di siero nella cavità cerebrale, sotto la pelle, che provoca alterazioni morfologiche e funzionali .
Può essere il risultato di un’ipertensione capillare, di un ostacolo nei (vasi) linfatici o di un aumento della permeabilità capillare.
Nel caso del “Piccolo Drago” non si trova niente di anormale nel suo organismo, anzi il dott. David Rersbord rimane sorpreso dal fisico di Bruce Lee.
A 33 anni ha un fisico e una vitalità paragonabile a quella di un ragazzo di 18 anni, i medici concludono che Bruce Lee aveva sofferto del “Grande Male“
L’epilessia è una malattia caratterizzata da crisi convulsive con perdita di conoscenza, allucinazioni sensoriali o turbe psichiche, che corrisponde allo scarico funzionale di un gruppo di cellule nervose del cervello.
Si manifesta in tre quadri clinici diversi: Grande Male, Piccolo Male ed Epilessia Parziale.
Il Grande Male è caratterizzato da crisi convulsive generalizzate insorte all’improvviso, senza preavviso. Il malato di solito, grida e cade, la crisi si sviluppa in tre fasi :
- Fase tonica (il corpo si irrigidisce, gli occhi si socchiudono, si serrano le mandibole);
- Fase clonica (violenti movimenti agitano il corpo e la testa in tutti i modi);
- Fase risolutiva (coma profondo, che scompare in un quarto d’ora o meno), il malato non ricorda nulla.
Durante le crisi sono frequenti il morso alla lingua e l’incontinenza degli sfinteri, con la conseguente uscita di urina, per combattere questa malattia, il trattamento normale consiste nel prescrivere una droga che calma l’attività cerebrale.
Questo Edema è caratterizzato da un’infiammazione anormale, dovuta all’infiltrazione di siero nella cavità cerebrale, sotto la pelle, che provoca alterazioni morfologiche e funzionali .
Può essere il risultato di un’ipertensione capillare, di un ostacolo nei (vasi) linfatici o di un aumento della permeabilità capillare.
Nel caso del “ Piccolo Drago” non si trova niente di anormale nel suo organismo, anzi il dott. David Rersbord rimane sorpreso dal fisico di Bruce Lee.
A 33 anni ha un fisico e una vitalità paragonabile a quella di un ragazzo di 18 anni.
I medici concludono che Bruce Lee aveva sofferto del “Grande Male“ (Epilessia)
L’epilessia è una malattia caratterizzata da crisi convulsive con perdita di conoscenza, allucinazioni sensoriali o turbe psichiche, che corrisponde allo scarico funzionale di un gruppo di cellule nervose del cervello.
Si manifesta in tre quadri clinici diversi: Grande Male, Piccolo Male ed Epilessia Parziale. Il Grande Male è caratterizzato da crisi convulsive generalizzate insorte all’improvviso, senza preavviso. Il malato di solito, grida e cade, la crisi si sviluppa in tre fasi :
- Fase tonica (il corpo si irrigidisce, gli occhi si socchiudono, si serrano le mandibole);
- Fase clonica (violenti movimenti agitano il corpo e la testa in tutti i modi );
- Fase risolutiva (coma profondo, che scompare in un quarto d’ora o meno), il malato non ricorda nulla.
Durante le crisi sono frequenti il morso alla lingua e l’incontinenza degli sfinteri, con la conseguente uscita di urina, per combattere questa malattia, il trattamento normale consiste nel prescrivere una droga che calma l’attività cerebrale.
È importante rilevare che nessuno dei suoi familiari soffrì mai di epilessia
A Bruce Lee fu prescritto Dilantino, è importante rilevare che nessuno dei suoi familiari soffrì mai di epilessia, neanche nella sua forma più benigna e nemmeno lui ne soffrì.
Attacchi simili a quelli provocati dall’epilessia possono essere causati dalla mancanza di zucchero o di ossigeno nel sangue, dall’uremia, da lesioni cerebrali che tardano a manifestarsi o da meningiti.
L’epilessia non mostra mai questi precedenti, semplicemente arriva e, anche se apparentemente è il risultato di qualcosa che va male nella chimica del cervello, non se ne conosce il motivo.
Dopo il controllo non si conoscono le cause di tale episodio clinico, alla fine di maggio la famiglia Lee ritorna ad Hong Kong, Bruce Lee torna a lavoro.
Il 20 luglio, alla 13,00 Linda deve andare a fare shopping, più tardi si accorda per mangiare con un’amica, dà un bacio a Bruce per salutarlo.
Questo le comunica che avrebbe dovuto vedersi con Raymond Chow per parlare del progetto del film “L’ultimo combattimento di Chen“ , le dice che probabilmente non sarebbe tornato per cena.
“Raymond Chow venne a casa verso le 14,00 e lavorò con Bruce Lee fino alle 16,00, poi andarono a casa di Betty Ting Pei, che avrebbe avuto un ruolo importante nel film” (Linda Lee) .
Poi, i due vanno a casa dell’attrice, poco tempo dopo Raymond Chow se ne va, alla sera hanno entrambi un appuntamento in un ristorante con l’attore Gorge Lazenby, secondo il portinaio dell’edificio di Betty Ting Pei, arrivano verso le 15:00 e Raymond Chow se ne sarebbe andato approssimativamente un’ora dopo.
Quando termina il suo turno, verso le 20:00, non vede uscire Bruce Lee
Secondo le dichiarazioni dell’attrice, stavano parlando del film quando Bruce Lee comincia a sentirsi male, Betty Ting Pei gli offre Equagesic, un noto anegelsico che prendono migliaia di cinesi senza ricetta, qualcosa di simile all’aspirina in Occidente, e gli dice di distendersi un po’ sul letto.
Secondo una versione, verso le 21,30 Raymond Chow telefona dal ristorante, ma Betty Ting Pei gli dice che stava ancora dormendo, dopo un po Betty gli telefona dicendo che aveva tentato di svegliarlo e che gli sembrava privo di conoscenza. Chow decide di tornare all’appartamento, sono ancora recenti i fatti del 10 maggio, li trova Bruce Lee incosciente, quindi chiamano d’urgenza un dottore.
Esiste un’altra versione nel ristorante Chow riceve una chiamata da Betty Ting Pei che aveva tentato di svegliare Bruce Lee senza riuscirci, Chow, allarmato, si dirige all’appartamento dell’attrice.
In quel periodo Bruce e Betty si vedono molto spesso e già iniziavano a circolare certe voci di una possibile relazione tra di loro
Raymond Chow vuole evitare lo scandalo a ogni costo, quando arriva all’appartamento tenta di svegliare Bruce Lee, ma questi non reagisce, allora Betty chiama il dottor Eugene Chu, suo medico di famiglia.
“Lo trovai sdraiato a letto, sembrava che stesse dormendo, gli feci una visita veloce, aveva le pupille molto dilatate, sembrava che il cuore non battesse, tentai di rianimarlo per almeno dieci minuti,vedendo che non reagiva, chiamai un’ambulanza. All’inizio non diedi importanza al tempo che passava, non potevo immaginare una situazione così critica. Quando fu trasferito all’ospedale Regina Elisabetta, alle 22,30, i medici tentarono inutilmente di farlo uscire dal coma con ossigeno e massaggi cardiaci “ (Dott. Eugene Chu)
Raymond Chow chiama Linda Lee per comunicarle quello che è successo : ”mi allarmai immediatamente, erano ancora freschi nella mia memoria i fatti del 10 maggio“ . Subito si dirige direttamente all’ospedale, i due si incontrano nella sala d’attesa.
Alle 23,30 i medici danno loro la notizia: “È morto”
Pochi minuti dopo la notizia circola per le strade. Ancora oggi si mescolano diverse teorie, tutte di rimprovero verso le persone che furono con Bruce Lee nei suoi ultimi minuti di vita. Se Betty Ting Pei avesse chiamato direttamente il dottore, forse sarebbe ancora vivo, il dottore Eugene Chu mandò l’attore al migliore ospedale, ma non al più vicino, si perse tempo prezioso .
Il fatto è che Bruce Lee morì e non ha importanza “quello che poteva essere fatto,ma non si fece“, quello che è successo è passato e non esiste la possibilità di cambiarlo.
Il Re delle Arti Marziali è morto
La notizia si accese come un rigoletto di polvere da sparo, “Il re delle Arti Marziali è morto“ Bruce Lee aveva cambiato l’immagine del popolo cinese nel mondo, era una celebrità in tutto il sud-est asiatico, quindi non fu strano che suscitasse tante aspettative tra i giornalisti e che tutti tentassero di ricavare più informazioni possibili.
Redattore presso Nuova Isola