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Iran, TV di stato conferma: Il Presidente Raisi morto nello schianto

Il Presidente della Repubblica Islamica Ebrahim Raisi, conferma la Mezzaluna rossa iraniana, sarebbe morto nello schianto del suo elicottero. L’incidente era avvenuto nel pomeriggio di domenica 19 maggio presso una località montuosa al confine con l’Azerbaigian. Assieme al Presidente sarebbero morti tutti i membri della scorta ed i suoi accompagnatori, incluso il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian. Le cause dello schianto sarebbero dovute al maltempo incontrato dal velivolo.

Nonostante l’ampio numero di risorse dispiegate, non ci sarebbe stato nulla da fare fin dal principio. Non sono ancora noti il luogo e l’ora della cerimonia funebre. Sono inoltre ancora in corso le operazioni definitive di identificazione dei corpi carbonizzati.

Secondo i soccorritori che hanno ritrovato la carcassa dell’elicottero, quest’ultimo sarebbe infatti bruciato subito dopo lo schianto, bruciando vivi tutti i passeggeri. Già al primo approccio ai rottami i soccorritori avevano comunicato fin da subito al campo-base l’assenza di alcun segno di vita, scoprendo in seguito i resti umani analizzando lo scenario.

RETTIFICA: Inizialmente si parlava di aver perso il contatto con l’intero convoglio presidenziale. Contrariamente, riferisce RAI news, dei tre gli elicotteri del convoglio solo in due sono poi arrivati regolarmente a destinazione, lasciando quindi disperso solamente quello con a bordo il Presidente.

La TV di stato iraniana ha definito il defunto presidente «martire del servizio». Comunque ancora non si sa se il velivolo sia caduto o costretto ad un atterraggio d’emergenza.

La macchina gerarchica iraniana non si è scompigliata troppo però. Secondo la costituzione vigente, Il vicepresidente dell’Iran Mohammad Mokhber, è il primo nella linea di potere dopo il presidente Ebrahim Raisi «nel caso di morte, licenziamento, dimissioni, assenza o malattia superiore a due mesi» di quest’ultimo.

Con un messaggio pubblico, l’Ayatollah Ali Khamenei, guida suprema del paese, ha assicurato inoltre che non ci saranno vuoti di potere. In una nota ufficiale del governo riportata da Ansa viene dichiarato: «Assicuriamo alla nazione leale che, con l’aiuto di Dio e il sostegno del popolo, non ci sarà la minima interruzione nell’amministrazione del Paese».

(in copertina immagine di repertorio Wikimedia Commons)

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Iran, precipita elicottero. Disperso il Presidente iraniano Raisi

Il Presidente iraniano è scomparso. È precipitato nel pomeriggio di domenica 19 maggio 2024 l’elicottero sul quale viaggiava il Presidente della Repubblica Islamica Ebrahim Raisi. Secondo la TV di stato iraniana citata da varie fonti, l’elicottero ha avuto un «incidente» e ha dovuto effettuare un «atterraggio duro». Ebrahim Raisi, di 63 anni, è alla guida dell’Iran dall’agosto 2021.

Lo schianto sarebbe avvenuto al confine con Azerbaigian. Nonostante le prime false speranze che dichiaravano la cosa come un «nulla di grave», i contatti con il velivolo presidenziale e la sua scorta si sono interrotti subito dopo l’incidente per non venire più ripristinati, rendendo la situazione da subito preoccupante. Gli ultimi attimi del presidente iraniano Raisi sono stati immortalati in un video divulgato pubblicamente.

La rispota dei soccorsi

Decine di mezzi di elisoccorso assieme a squadre di droni, cani ed ambulanze sono stati subito dispiegati, finora senza successo. I media iraniani parlano anche di un dispiego delle forze armate in supporto dei mezzi di ricerca e soccorso.

Al calare della notte Ebrahim Raisi risulta ancora disperso, così come il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian che viaggiava con lui. Di conseguenza, ufficialmente il presidente iraniano risulta ancora scomparso.

Su richiesta di Teheran l’Unione europea ha attivato l’assistenza Copernicus, ovvero il servizio di mappatura satellitare di risposta rapida per aiutare i soccorsi complicati dalle condizioni meteo avverse.

In risposta a questa crisi Giorgia Meloni, lunedì 20 maggio, presiederà una riunione con il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani, il ministro della difesa Guido Crosetto, il ministro dell’interno Matteo Piantedosi, il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano ed i vertici dell’intelligence. Altri capi di stato hanno fatto sapere il loro intento di seguire la vicenda con attenzione.

L’Ayatollah Ali Khamenei ha dichiarato nel frattempo alla nazione iraniana «Speriamo che Dio riporti l’onorevole presidente e i suoi compagni tra le braccia della nazione. Tutti preghino per la salute di questo gruppo di servitori dello Stato»

Perchè il presidente iraniano si trovava in elicottero

Ebrahim Raisi era stato in Azerbaigian questa mattina per inaugurare una diga assieme al suo omologo azero Ilham Aliyev. Rimessosi in volo per tornare nella capitale, il mezzo sul quale viaggiava si è trovato colto da condizioni meteo proibitive.

Superato il confine i mezzi sarebbero infatti entrati in un’area con scarsa visibilità, a causa della quale si sarebbe verificato l’incidente. Gli elicotteri della scorta presidenziale, secondo i soccorritori, dovrebbero essere caduti vicino alla città di Jolfa, nello specifico in una zona montuosa non lontana dal confine con l’Azerbaigian.

(in copertina immagine di repertorio Wikimedia Commons)

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