Dom. Mar 9th, 2025

Intrattenimento

Le Chat, un’intelligenza artificiale Made in Europe da Mistral AI

La startup francese Mistral AI, fondata nel 2023, ha appena lanciato Le Chat, un nuovo assistente AI che offre un servizio sull’onda di Chat GPT e Gemini. Punto cardine del prodotto è la massima tutela della privacy degli utenti.

L’industria digitale europea, se paragonata a quella di Cina e USA, è ancora tremendamente indietro. La dipendenza dell’Unione Europea in settori strategici da dei partner ambigui e inaffidabili è diventata, ormai sotto gli occhi di tutti, altamente problematica. Con le nuove politiche isolazioniste di Donald Trump poi nel blocco europeo è rinata ovunque la necessità di svincolarsi, almeno nei settori cruciali, dai propri compagni d’affari.

Se la Cina non offre molte garanzie in termini di privacy, gli USA (oltre ad avere comunque regolamenti sulla privacy meno robusti rispetto alle GDPR europee) con la loro instabilità politica sono diventati collaboratori scomodi.

Arriviamo dunque a Mistral AI. Con il suo nuovo prodotto Le Chat, la nostra start-up parigina ora offre agli utenti un nuovo e facile strumento di assistenza digitale, utile per lavoratori e studenti per ogni tipo di necessità. Seppur con modelli qualitativamente differenti da Chat GPT e Gemini, gli europei ora hanno un cavallo su cui puntare.

Costi e tariffe di Le Chat di Mistral AI

Anche nella versione gratuita Le Chat si presenta come molto veloce. Le limitazioni consistono sostanzialmente in un limite al numero di richieste, alla velocità di risposta (nel caso di molte domande), a un’elaborazione dei dati minore e alla poca personalizzazione dell’interfaccia utente.

Costi Le Chat a febbraio 2025
Prezzi aggiornati a febbraio 2025

La versione a pagamento offre invece un numero illimitato di messaggi al giorno, la garanzia di utilizzare sempre i modelli più veloci e aggiornati e un accesso esteso a notizie di cronaca e di giornale. È possibile infine sottoscrivere un abbonamento team, con il quale si possono acquistare più licenze contemporaneamente. Gli studenti universitari poi hanno la possibilità di fare un abbonamento a prezzi molto bassi.

Anche se gli altri assistenti IA sono già in uno stadio di sviluppo avanzato, Le Chat di Mistral AI, seppur con le sue limitazioni, con i giusti investimenti risulta promettente.

Che lo sviluppo comunitario in determinati campi non dipenda dal cittadino medio è certo, ma se gli utenti (specialmente universitari, dato l’abbonamento irrisorio) iniziassero a dare attenzione a certi progetti, anche l’Unione Europea inizierebbe a ritagliarsi propri spazi in settori fondamentali attualmente dominati da altri.

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(in copertina immagine creata con Le Chat)

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Una dating app per neurodivergenti? C’è Hiki

Una dating app di amicizie e incontri, studiata per neurodivergenti? Da qualche anno é possibile grazie a Hiki.

Hiki é un app di incontri localizzata in lingua italiana (ma con ancora poca utenza italiana) e con uno scopo simile a Tinder o simili, disponibile gratuitamente per Android e IOS. Obiettivo principale della piattaforma é quella di poter essere un ambiente 100% friendly per neurodivergenti o persone con disabilità. Quindi niente abilismo, e soprattutto nessuna sensazione di essere un pezzo di carne in vendita dal macellaio tipica dei prodotti dei competitor. Hiki nasce nel 2019, con la filosofia che «tutti meritano di essere felici». Si dichiara inoltre un posto sicuro per la comunità Lgbtqia+.

Caratteristiche di Hiki

Pagina iniziale creazione account di Hiki
Pagina iniziale configurazione account di Hiki

Nonostante non si tratti di un’app per incontri sessuali, l’iscrizione é riservata ai maggiori di 18 anni. La prima cosa richiesta sono il nome e cognome (nel profilo pubblico verrà mostrato solo il nome di battesimo), il numero di telefono e un indirizzo email (che rimarranno privati). Dopodiché si dovrà procedere all’inserimento di almeno una fotografia (non é necessario che il volto sia visibile).

Alcune caratteristiche che é possibile aggiungere al proprio account

Passo successivo sarà la scelta degli interessi e delle proprie caratteristiche descrittive (opzionale e totalmente skippabile). Nella versione base é prevista una limitazione giornaliera di like. La funzione match é studiata in modo da separare chiaramente gli interessi romantici dal desiderio di amicizia. In allegato al like é possibile inviare un messaggio.

Dettaglio della funzione match di Hiki
Dettaglio della funzione match di Hiki che separa amicizia dall’interesse romantico

Tutti i dati sono modificabili in qualsiasi momento ogni volta, a eccezione del nome modificabile una volta sola. La cancellazione dell’account é semplicissima e si può fare in pochi click. L’app non contiene pubblicità e non vende dati personali a terze parti. Secondo le informazioni dichiarate sul sito web a finanziare la piattaforma sono gli acquisti in-app e gli abbonamenti.

Costi e Tariffe

immagini con i costi e i vantaggi della versione premium di Hiki
Costi e vantaggi della versione premium aggiornati a febbraio 2025

Il download, l’iscrizione e l’utilizzo dell’app é completamente gratuito. Tuttavia con un abbonamento periodico é possibile sbloccare funzionalità extra e avere meno limitazioni.

Conclusioni

Hiki é una dating app per neurodivergenti, e nel mondo neurodivergente dove la difficoltà a socializzare é all’ordine del giorno, una dating app simile potrebbe essere un modo simpatico per connettersi con persone di tutto il mondo con i tuoi stessi interessi speciali.

L’assenza di pubblicità invadente rende l’esperienza utente rilassata e meno bombardata da stimoli esterni. La versione ad abbonamento potrebbe avere i prezzi un po’ alti, ma fortunatamente la versione base risulta ancora completa e soddisfacente.

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La città di Porto Torres fra mare e storia

Porto Torres con i suoi 20 mila abitanti non è tra le più grandi delle città, tuttavia nel contesto sardo risulta fra i comuni più popolosi della regione1Secondo l’ISTAT al 01/01/2024 risulta il 13° comune per popolazione.

Borgo antichissimo e città costiera spesso dimenticata e trascurata, Il suo patrimonio storico ed ambientale meriterebbe la soppressione di questo trend ingiusto.


Porto Torres: accenni di storia ⌚️

Nata ufficialmente circa duemila anni fa come colonia romana in Sardegna, divenne ben presto la città più prestigiosa dell’isola adornata da impianti termali e ville di lusso.

Dopo la caduta dell’Impero romano d’occidente, una dominazione Vandala prima e Bizantina poi, Porto Torres (all’epoca semplicemente Torres) divenne capitale de iure del neonato Giudicato di Torres.

Non fu vera e propria capitale: Questo fu perché il nuovo stato aveva una corte itinerante che prediligeva come sedi principalmente la più piccola e ben difendibile città di Ardara e la più grande e fiorente Sassari.

In questo periodo la città di Torres infatti era considerata una meta squallida e pericolosa sia per la minaccia della malaria (endemica nelle zone costiere) che per le frequenti incursioni dei pirati barbareschi. La città in questi secoli era caduta già da tempo in uno squallore molto profondo che la segnò nei secoli avvenire. Amministrativamente parlando, da città di riferimento della subregione divenne una semplice borgata portuale totalmente dipendente da Sassari.

Dopo una parentesi di circa cinquant’anni dentro il cosiddetto libero comune di Sassari, Porto Torres divenne nel 1323 parte della Corona di Aragona per quasi quattrocento anni. Nel 1720 infine l’intera Sardegna passò sotto Casa Savoia ed è lì che inizia la storia contemporanea del comune di Porto Torres.

La storia moderna di Porto Torres inizia solo l’11 giugno 1842

Grazie ai Savoia infatti Porto Torres, fino a quel momento considerata borgata portuale di Sassari, l’11 giugno 1842 divenne comune autonomo (per il riconoscimento effettivo dello status di città si dovrà aspettare al 1960).

Ma veniamo agli ultimi anni. Nella prima metà del secolo scorso il porto di Porto Torres venne utilizzato come testa di ponte fra il continente italiano e le colonie del nord Africa. Ciò gli costò svariati bombardamenti a partire dal 1943.

Punto cardine dell’economia turritana in tempi recenti è stata l’industria pesante. Essa, esistente dai primi del Novecento, ebbe il suo massimo splendore nel 1963 ed iniziò il suo declino già nel 1981, toccando il suo minimo storico nel 2009: da allora il settore principale dell’economia è quello del turismo.


Cosa vedere a Porto Torres 🔎

Turismo verde

Il cristallino litorale di Balai ed Il parco nazionale dell’Asinara sono due capisaldi di questo settore. Se la località di Balai è facilmente raggiungibile e godibile, per il parco dell’Asinara è necessario usufruire del servizio traghetto a pagamento.

Turismo religioso

Sede del Martirio di san Gavino, san Proto e san Gianuario, il patrimonio religioso di Porto Torres si basa prevalentemente su questa tematica.

Di gran pregio architettonico è la Basilica di San Gavino, edificata nel 1080 in pieno Giudicato di Torres. Piccole e suggestive sono le chiesette di san Gavino a mare e santu Bainzu ischabizzaddu, poste entrambe sul litorale di Balai.

Turismo culturale

Architetture civili e militari di varie epoche e svariati musei caratterizzano il patrimonio storico della città.

In questo campo a fare da apri-fila si trova la Torre aragonese del porto. Il vecchio carcere dell’Asinara è altrettanto significativo. I maggiori musei sono il Museo del porto e l’Antiquarium turritano.

Il parco archeologico Turris Libisonis risulta di grande interesse, così come il vicino ponte romano. In pieno centro urbano, in via Libio 53, è visitabile un complesso ipogeico di grande fascino che attira l’attenzione di turisti e studiosi di archeologia.

Per gli appassionati potrebbero essere interessanti, seppur lasciate in totale abbandono e disposte all’interno di proprietà private e di conseguenza difficilmente raggiungibili, le vecchie linee di capisaldi della seconda guerra mondiale.

Anche se si sconsiglia fortemente, é diffusa nel sottobosco dell’urbex anche la visita alle vecchie industrie pesanti ormai abbandonate. Quest’ultima attività non é per tutti, dato che si tratta sostanzialmente di entrare in edifici altamente pericolanti e tappezzati di Eternit, talvolta anche occupati da cani randagi. Se siete interessati accontentatevi delle numerose foto reperibili online!

Turismo balneare

Le spiagge e le coste rocciose del litorale sono meta fissa di bagnanti. Il succitato litorale di Balai offre acque cristalline e sabbia finissima. A differenza della vicina località di Platamona, il litorale di Balai si caratterizza da una serie di piccole spiaggette nascoste in mezzo ad alte ed imponenti scogliere.

Le numerose calette nascoste fra gli scogli offrono pace e riservatezza nei periodi meno gettonati della stagione turistica. Tutte le spiagge del territorio sono ad ingresso libero e gratuito.

Da evitare le spiagge nei pressi della zona industriale che, sebbene molto tranquille e poste di fronte all’isola dell’Asinara, sono state dichiarate non adatte alla balneazione. Unica eccezione quella di Fiume Santo, dichiarata balneabile dopo molti anni di interdizione.


Vantaggi ✅

  • Località turistica non inflazionata facilmente raggiungibile con qualsiasi mezzo;
  • Vicinanza con località turistiche suggestive quali Alghero, Stintino e Castelsardo;
  • Località sostanzialmente economica.

Svantaggi ❌

  • Scarsità di posti letto e servizio alberghiero poco sviluppato;
  • Il settore turistico è in fase di sviluppo: possibilità di disservizi nei confronti del turista.

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Bluesky, 2 settimane sul social network che sfida i colossi

Ci troviamo già da due settimane su Bluesky, il nuovo social network che, dopo aver cannibalizzato la fanbase di X, ora sfida Threads. Ancora molto ridotta (ma in costante crescita) la community italiana, mentre già consolidate per casi fortuiti altre realtà nazionali come quella brasiliana.

Bluesky si presenta come un social network già visto, ma diverso dal solito. La veste grafica è del tutto simile a quella di Twitter dei vecchi tempi. La sua gestione, invece, non è in mano né ad una multinazionale o tanto meno al miliardario annoiato di turno, ma è volontariamente decentralizzata. Non ha pubblicità, ed il feed può essere modellato a piacimento dall’utente, senza quindi nessun algoritmo che ti impone cosa possa piacerti.

Aspetto di un profilo personale visto da smartphone

Un’idea non proprio originale, ma che funziona. L’idea di un social network decentralizzato nacque infatti anni fa, grazie ad un progetto finanziato proprio dall’ex-Twitter nel 2019. È diventato poi un progetto indipendente nel 2021, poco prima del subentro di Elon Musk dentro il colosso blu un tempo molto in voga ma adesso in rapido declino.

Dopo i primi anni di open beta, caratterizzati da un’iscrizione possibile solo su invito, ora Bluesky social, con la sua nuova farfallina azzurra come logo (che ricorda tristemente quella di MSN), brucia le tappe superando in tempi record 10 milioni di utenti attivi. Questo, come già detto, è stato principalmente per pura fortuna, a causa di manovre di mercato infelici di altri suoi competitor.

Bluesky ora gode di una buona fama e la sua utenza è destinata a crescere. L’iscrizione è gratuita ed i nuovi utenti italofoni hanno l’opportunità di essere i pionieri della sempre più folta community italiana. Attualmente il principale difetto sono ancora i pochi utenti ed una conseguente sensazione di echo-chamber, ma niente di irrimediabile.

Cosa gli sviluppatori riservano per il futuro è ancora molto cangiante. Sta di fatto che Bluesky social offre un buon connubio fra una ventata di aria fresca ed una ricetta già vista e ben collaudata che dona un senso di familiarità e sicurezza. Personalmente io non impazzisco per lo strapotere delle big company nel mondo social. Per chi ha un pensiero simile potrebbe dare un’occasione a questa nuova piattaforma.

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Salvare il pianeta in vacanza: i consigli green


La salvezza del Pianeta non va in vacanza. Per questo, il cittadino, nemmeno in ferie dovrebbe dimenticare che non bastano solo gli accordi dei leader per ridurre le emissioni di CO2 ma che anche le singole azioni possono fare la differenza.

Essere ‘verdi’ anche in vacanza sembra più facile ora grazie ai consigli che il viaggiatore può trovare con sempre più facilità da agenzie turistiche e siti internet che indirizzano verso scelte il più eco-possibili.

Il sito britannico Carbon friendly flight finder ad esempio, funziona come un comparatore di prezzi dei voli aerei, ma oltre ai prezzi dei viaggi fornisce le tonnellate di CO2 emesse nella tratta prescelta.

Per volare da Roma a Londra ad esempio, non tutte le compagnie sono uguali in quanto a emissioni, e per semplificare la lettura, i voli a basse emissioni sono visualizzati in varie gradazioni di verde, quelli più inquinanti in rosso.

STOP EMISSIONI: Il primo passo verso un viaggio ecosostenibile comincia dalla valigia

Regola numero uno, viaggiare leggeri

Come suggerisce il sito Carbon Consultancy. Gli studi hanno dimostrato che ridurre il bagaglio riduce le emissioni legate a ogni passeggero.

Una volta arrivati a destinazione poi, ecco alcuni consigli di Carbon Consultancy, con cui concorda anche il WWF: Per ridurre le emissioni non necessarie preferire i mezzi pubblici ai taxi per muoversi, meglio ancora sarebbe noleggiare la bici, ecologica e economica.

Attenzione però a rispettare l’ambiente, restare sui sentieri e sui percorsi segnalati, soprattutto all’interno delle aree protette.

Non pensare solo alle emissioni. Non lasciare mai rifiuti di alcun genere e comunque preferire le bottiglie di vetro a quelle di plastica per dissetarsi


E ancora, una volta tornati in albergo, per ridurre le emissioni limitare al necessario l’uso di energia elettrica inclusa quella per l’aria condizionata e per la produzione di acqua calda, spegnere le luci e assicurarsi di aver chiuso i rubinetti quando si esce dalla stanza d’albergo.

Rinunciare al cambio quotidiano degli asciugamani e delle lenzuola fa già molta differenza al nostro ambiente così malato.

Alcuni souvenir costano in termini ecologici molto più di quanto li si abbia pagati

E da ultimo, portare a casa un ricordo del viaggio è sempre bello ma attenzione, alcuni souvenir costano in termini ecologici molto più di quanto li si abbia pagati: pensiamoci due volte quindi, prima di acquistare qualunque oggetto naturale, fatto con parti di animali o piante.

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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