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COPERTINA Lo sviluppo organico del preadolescente

[SALUTE E BENESSERE] Lo sviluppo organico del preadolescente

Dai sei agli undici anni la crescita e l’evoluzione del corpo dei fanciulli e delle fanciulle è simile e ha lo stesso ritmo

Invece tra gli undici e i quattordici anni, lo sviluppo delle ragazze è più rapido.

Alla fine della preadolescenza i due sessi sono completamente differenziati

In quest’ultimo stadio evolutivo,alcuni sistemi ed apparati, come quello locomotorio e respiratorio, presentano una rapida evoluzione.

Leif Knutsen, Diversity of youth in Oslo (Norway)

Altri presentano uno sviluppo intenso, come ad esempio tutti gli organi del sistema genitale, altri ancora, come alcune ghiandole, continuano a crescere fino alla pubertà e poi regrediscono.

Per quanto riguarda le proporzioni del corpo, all’inizio di questo periodo si ha un aumento della crescita in statura ed una più lenta crescita di peso, l’aumento della statura è determinato in modo particolare dall’allungamento degli arti (braccia e gambe), più che del tronco, si producono per questo squilibri nelle proporzioni del corpo, tipici dell’adolescenza.

La differenziazione tra i sessi riguarda anche le proporzioni del corpo

Nelle ragazze si allarga il bacino, che nei maschi rimane snello, il contrario avviene per la larghezza delle spalle, rimangono snelle nelle femmine e si allargano nei maschi.

La mano dei maschi diventa più larga e muscolarmente più forte, ma in generale nei due sessi piedi e mani crescono in modo sproporzionato rispetto all’avambraccio e alle gambe.

Il diverso ritmo di sviluppo dei segmenti corporei determina squilibri che possono riguardare anche gli arti omologhi, esso può provocare una inadeguatezza nello schema corporeo e un’insicurezza nell’immagine di se, con tutti i problemi psicologici connessi.

Inoltre il corpo dell’adolescente può presentare malleabilità nello scheletro e transitoria insufficienza muscolare, tutto ciò favorisce l’insorgere di alterazioni morfologiche.

È questa l’età nella quale senza adeguata profilassi (come ad esempio l’esercizio fisico) possono correggersi ma talvolta rapidamente aggravarsi alterazioni strutturali

Benché tutto ciò possa essere aggravato da fattori esterni, come ad esempio le posizioni scorrette nel banco scolastico, il portare pesi eccessivi (cartelle pesanti in posizioni non simmetriche, ossia sempre dallo stesso lato), fattori ereditari e costituzionali hanno una importanza prevalente.

In questo periodo si ha una diminuzione del tessuto adiposo sottocutaneo, specie negli arti ed in forma più evidente nei maschi.

I muscoli scheletrici si sviluppano, in particolare per l’allungamento delle fibre muscolari, questa crescita è influenzata dal controllo ormonale e su di essa può influire favorevolmente l’attività fisica.

Forte è la crescita della muscolatura degli arti inferiori che arriva fino al 50% dell’intera massa muscolare.

Fino a 13 anni lo sviluppo muscolare ha un andamento parallelo nei due sessi, poi rallenta nelle ragazze, con l’aumento della massa muscolare cresce anche la forza muscolare.

Le ragazze raggiungono prima dei maschi il momento in cui sviluppano la massima forza muscolare, a causa della loro precoce maturazione sessuale, ciò è dovuto al fatto che il sistema nervoso vegetativo si stabilizza gradualmente.

Altre cause sono di natura psico-fisica, come stati d’animo, stati emozionali, tipici di questa età

Con il progredire della maturazione si ha una diminuzione della frequenza cardiaca a riposo e sotto sforzo.

La ventilazione polmonare è strettamente connessa con il livello di sviluppo anatomico dell’apparato respiratorio, l’accelerato ritmo di crescita delle vie aeree, degli alveoli e del tessuto polmonare rappresenta la base organica sulla quale si fonda l’aumento della capacità funzionale dell’apparato respiratorio, cioè della ventilazione polmonare.

Paterm A.D., Polish teenagers (2008)

Anche la respirazione nei tessuti, valutata secondo il criterio più significativo che è il consumo di ossigeno al minuto, mostra un aumento costante.

Vi sono notevoli differenze tra i due sessi, la crescita del massimo del consumo d’ossigeno è simile fino ai 13-14 anni, nei maschi la crescita dura fino a 18-19 anni e più lentamente fino a 20-22 anni.

Nelle femmine non allenate ha però una stasi.

Va notato che in generale tutti i parametri che misurano la funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio nei soggetti allenati è maggiore che in quelli non allenati.

Le capacità di adattamento funzionale e strutturale dell’apparato cardiocircolatorio al carico è molto ampia, forti reazioni di adattamento si hanno anche nell’apparato respiratorio, la meccanica respiratoria appare più economica, diminuisce infatti,la frequenza respiratoria sotto sforzo mentre la respirazione è più profonda.

Anche i processi metabolici cambiano con i processi generali di crescita

All’inizio della pubertà la capacità aerobica non è ancora abbastanza sviluppata, essa si rafforza grazie alla maggior funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio e di quello respiratorio.

La capacità anaerobica si forma invece più tardi ed in questa fase è ancora insufficiente in ambo i sessi, è opportuno quindi limitare l’uso dei carichi di tipo anaerobicolattacido.

Il sistema nervoso centrale, che ha raggiunto un elevato sviluppo, completa la sua maturazione proprio in periodo puberale, si ottiene un aumento della rapidità dei movimenti, che viene ulteriormente accelerata da un’attività fisica ben diretta.

In questo periodo, dagli 11 ai 14 anni, si stabilizza e si affina soprattutto la coordinazione dell’attività muscolare, malgrado i problemi che possono sorgere a causa dei cambiamenti delle proporzioni del corpo e, a causa dell’aumento di certi presupposti condizionali, come forza.

Per quanto riguarda il sistema nervoso vegetativo, si può osservare una labilità momentanea dovuta alle grande proporzioni organiche e funzionali a tutti i livelli degli organi interni, (si pensi al mutamento del sistema genitale che ha un ruolo importantissimo nello sviluppo vegetativo)

Queste trasformazioni causano rapide variazioni di umore e alternanza di prestazioni intellettuali e sportive.

Dai 10 anni in poi per le femmine, dagli 11-12 anni per i maschi, ha inizio un nuovo periodo dello sviluppo.

Si parla allora di prepubertà e pubertà ed anche di preadolescenza

Queste parole vanno spiegate.

Prepubertà e pubertà sono termini che stanno ad indicare lo sviluppo in senso fisico, l’inizio della funzione sessuale e riproduttiva, l’aumento del peso corporeo, lo sviluppo degli arti inferiori ecc…

Preadolescenza e adolescenza sono termini più generali che includono sempre un riferimento più o meno diretto ai fenomeni fisiologici di questa età di formazione, ma che privilegiano i paralleli processi intellettuali e cognitivi e i profondi mutamenti della vita affettiva.

Note


MANGIARE MENO allunga la VITA, le scimmie confermano

È proprio vero che mangiando poco si vive più a lungo

Anche le scimmie che sono animali così simili a noi, seguendo una dieta ipocalorica, diventano più longevi.

È la prima volta che l’effetto della dieta sulla longevità viene dimostrato su un animale così vicino all’uomo. Cosa che fa ben sperare anche per chi di noi voglia ‘barattare’ una lunga vita con una tavola un po’ meno ricca.

Ad affermarlo é uno studio pubblicato sulla rivista Science, dall’equipe di Richy Colman della University of Wisconsin-Madison.

Dopo 20 anni di studio su un campione di scimmie è risultato che una dieta ipocalorica ma nutriente assicura la longevità e ritarda l’insorgenza di malattie tipiche della terza età come cancro, diabete, patologie cardiovascolari.

Alimentazione e longevità sono state associate da tanto tempo e sono ormai numerosi gli studi scientifici che dimostrano su svariate specie animali che mangiare meno allunga la vita.

Si parla di restrizione calorica, ossia di seguire una dieta ipocalorica ma comunque nutriente, sana

Ma è chiaro che se un vermetto o un topolino vivono di più quando ‘tenuti a stecchetto’, ciò non è motivo sufficiente per dire che anche gli uomini diventano più longevi se sottoposti a restrizione calorica.

Un uomo è ben diverso da un topo e da un verme, ma è molto simile alle scimmie e ai macachi, nostri vicini ‘parenti’

Gli esperti hanno quantificato l’apporto calorico giornaliero di quelle lasciate libere di mangiare e sulla base di esso hanno messo a punto la dieta ipocalorica delle altre.

Gli esperti quindi hanno studiato scimmie Reshus dividendole in due gruppi, uno che ha mangiato a piacimento, l’altro che mangiava il 30%

In venti anni di osservazione la metà delle scimmie che mangiano liberamente è morta, l’80% di quelle a dieta è ancora viva

È difficile condurre uno studio simile su esseri umani.

Di fatto però la scimmia è un ottimo modello sperimentale per dimostrare che mangiare un po’ meno (in termini di calorie ma in modo equilibrato) rende longevi.

Note


[SALUTE & BENESSERE] Lo SPORT per TUTTI

PERCHÉ LO SPORT PER TUTTI?


Attraverso lo sport è possibile confrontarsi con se stessi, soffrire, gioire, perdere o vincere, ma soprattutto è importante imparare ad affrontare le sfide della vita nel rispetto dei propri limiti e degli avversari qualsiasi siano le differenze in campo.


L’importanza di svolgere l’attività sportiva per le persone disabili

L’importanza di svolgere l’attività sportiva per le persone disabili ha diversi significati: la possibilità di migliorare le proprie condizioni fisiche, intellettive o sensoriali.

La possibilità di partecipare ad un’attività organizzata e ben strutturata che garantisca ai disabili la reale percezione di appartenenza ad un gruppo nel quale rispecchiarsi e sentirsi parte integrante; la possibilità di compiere nuove esperienze attraverso le quali sia possibile confrontarsi e crescere insieme.

Il raggiungimento di risultati, che ricompensano di tutta la fatica fisica e psichica e di tutte le difficoltà affrontate; l’affermazione dello sport per le persone disabili non più ritenuto solo come qualcosa di terapeutico o di particolare data la condizione, ma con un completo riconoscimento dell’attività sportiva agonistica o amatoriale che sia; la capacità per il disabile di rispettare regole ed orari imparando a vivere situazioni sempre più strutturate.

Lo sport può essere considerato anche come una terapia

L’attività sportiva può essere considerata a tutti gli effetti anche come una vera e propria terapia all’interno dei diversi percorsi riabilitativi a prescindere dalla disabilità che sia fisica, intellettiva o sensoriale.

Lo sport inteso come “terapia” permette di:

  • Migliorare le capacità motorie o di movimento;
  • Arricchire le capacità sensoriali;
  • Migliorare il gesto fisico;
  • Aumentare i riflessi;
  • Incrementare la forza muscolare;
  • Accrescere la capacità respiratoria;
  • Migliorare gli scambi gassosi e l’ossigenazione del sangue;
  • Aumentare la resistenza alla fatica;
  • Favorire l’aggregazione ed i rapporti sociali;
  • Stimolare la persona ad affrontare le difficoltà;
  • Apprendere delle capacità attraverso una serie di esperienze;
  • Contribuire alla creazione e costruzione o ricostruzione della propria identità.

Ovviamente ogni attività sportiva deve essere condotto da operatori specializzati, i quali, sulla base di un’attenta conoscenza della situazione patologica presente, sviluppano un programma di recupero mirato per ogni persona.

Le discipline che possono essere utilizzate sono le più svariate

Derek Jensen, Youth-soccer in Indiana (2005)

Le discipline che possono essere utilizzate sono le più svariate: corsa, nuoto, pallacanestro,
pallavolo, calcio, tennis-tavolo, bocce, tiro con l’arco, arti marziali, hockey, ippica, scherma, ecc.

Per ognuna di queste discipline sportive è possibile individuare una serie di esercizi preparatori o di base che consentano di realizzare gli scopi precedentemente elencati e di ottenere quindi un miglioramento generale delle condizioni cliniche della persona disabile.

Per rendere l’attività sportiva una vera e propria terapia è necessario garantire delle strutture idonee dotate di attrezzature e materiali dove poter svolgere gli allenamenti.

Comunque sia, che lo sport venga compiuto per migliorarsi, per stare con gli altri, per svolgere della ginnastica, per seguire un proprio bisogno di competitività, l’importante è quello di considerarlo un ottimo e valido strumento per sconfiggere pregiudizi, stereotipi e superare barriere che l’ignoranza crea ed amplifica, permettendo ad ognuno di noi di superare i propri limiti e di migliorare le proprie condizioni fisiche, psichiche e sensoriali.

Note