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Prostitute davanti all’oratorio a Giugliano (NA): Genitori in rivolta

Nel borgo partenopeo nella zona nord-occidentale della città metropolitana di Napoli Giugliano in Campania, una pittoresca situazione di degrado si porta avanti da anni. In questa zona periferica infatti le prostitute di strada esercitano l’attività nella stessa via dove sorge la Parrocchia san Matteo Apostolo, luogo dove periodicamente bambini in età scolare si recano accompagnati dai genitori per le lezioni di catechismo. Già nel 2014 l’allora parroco don Luigi Pugliese aveva lanciato l’allarme, auspicando perfino l’intervento dell’esercito.

Da allora, nonostante l’apparente supporto delle istituzioni, le prostitute davanti all’oratorio non sembrano essere scomparse. Di contro, i genitori dei bambini, ormai esasperati dal degrado ed intimoriti dalla possibilità che i figli facciano brutti incontri per la strada caratterizzata dal viavai continuo ed a tutte le ore della clientela, chiedono al parroco il nullaosta per portare i propri figli a frequentare altrove le lezioni, anche a costo di ritrovasi a decine di chilometri da casa. Il parroco però ha rifiutato, temendo un completo svuotamento della sua parrocchia.

Sempre l’attuale parroco don Massimo Condidorio, ha lanciato invece un deciso appello tramite la rete regionale “Teleclubitalia”. Grazie anche ai suoi predecessori la parrocchia di san Matteo Apostolo è diventata infatti da decenni un punto di riferimento della gioventù della periferia circostante, con un campo di calcetto attrezzato e spazi di socializzazione dedicati. Il fenomeno delle prostitute davanti all’oratorio, che porta un giro losco di clientela, sembrerebbe scontrarsi in maniera incompatibile con questa realtà immacolata.

Il degrado portato dalla prostituzione non regolamentata non è il solo fattore di disagio nella zona di Giugliano. Sempre il parroco nelle settimane scorse aveva ripulito assieme a dei volontari la strada dai rifiuti gettati dagli automobilisti. Sui social invece l’instancabile sacerdote è attivamente impegnato a denunciare i roghi tossici della zona che mettono a rischio la salute dei residenti.

(in copertina immagine di repertorio Wikimedia Commons credit:Ralfdix CC BY-SA 3.0)

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Sassari, consorzio industriale senza guida. «vada a Porto Torres»

Il consorzio industriale di Sassari, dopo la decadenza del presidente delegato proveniente dal comune di Sassari e dell’esponente del Comune di Alghero, rimane senza dirigenza. Per i consiglieri di minoranza del gruppo consiliare “Porto Torres Avanti” il momento è propizio per insediare dentro un’organizzazione così importante un nome turritano. L’ultima figura dirigenziale di spicco all’interno del consorzio proveniente da Porto Torres è stato l’ex-sindaco Eugenio Cossu, negli anni novanta.

Il consorzio industriale provinciale di Sassari, nato nel 1954 per far fronte all’endemica disoccupazione nel triangolo Sassari-Porto Torres-Alghero, è l’organismo pubblico a capo delle aree industriali del nord-ovest Sardegna. Alla sua nascita il primo nucleo insediativo fu proprio il comune di Porto Torres, già interessato dai primi del novecento da piccole e medie industrie manifatturiere e traghettato tramite queste nuove riforme amministrative verso l’industria pesante petrolchimica di interesse nazionale. Allo stato attuale, la zona industriale di Porto Torres rappresenta il 90% delle aree di pertinenza del consorzio.

La ferriera sarda di Porto Torres, uno dei simboli del degrado industriale (foto Pitzoi Arcadu)

Da più di trent’anni però nei quadri dirigenziali consortili sono mancate figure provenienti dalla città portotorrese. Questo, secondo i consiglieri comunali Bastianino Spanu e Costantino Ligas citati dall’Unione Sarda, ha minato lo sviluppo mirato nella città portuale sassarese. Oltre a ciò lo sviluppo del sito è stato contemporaneamente fortemente compromesso dal fenomeno della deindustrializzazione e dai vari disastri ambientali (causati sempre dalla malagestione industriale) che hanno martoriato il territorio.



I consiglieri di minoranza chiedono perciò al Sindaco Massimo Mulas una presa di posizione ferma al riguardo. Per loro gli ultimi decenni vissuti dai portotorresi come «spettatori» devono ora essere necessariamente compensati da una nuova figura manageriale. Questa figura, con ottime competenze nel settore dello sviluppo industriale, portuale, ambientale ed energetico, dev’essere capace di risollevare le sorti di un «cimitero industriale» disseminato da eco-mostri fatiscenti un tempo grandi industrie produttive.

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Incendi a Porto Torres, convocato Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica

È fissata per il giorno lunedì 6 maggio 2024 la seduta straordinaria del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato d’intesa con la Prefettura. Ordine del giorno sarà l’incendio del 30 aprile avvenuto la notte a Porto Torres. L’incontro avverrà alle 11:00 nella sede della Prefettura in Piazza d’Italia a Sassari. Quello del 30 aprile è stato solo l’ultimo di uno dei numerosi incendi avvenuti a Porto Torres negli ultimi anni

All’incontro, concordato con il sindaco Massimo Mulas, parteciperanno anche l’Amministratore Straordinario della Provincia Pietro Fois, il Questore di Sassari Claudio Sanfilippo, il comandante provinciale dei Carabinieri Massimiliano Pricchiazzi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Stefano Rebechesu ed il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus.

Nella fattispecie si parlerà della sera del 30 aprile. In quest’occasione infatti la squadra dei Vigili del fuoco di Porto Torres è intervenuta la sera alle 21:30 per un incendio all’interno di un deposito di automezzi per la raccolta dei rifiuti nella zona industriale. Durante la lunga serata due squadre provenienti da Sassari hanno fornito ulteriore supporto ai Vigili del fuoco locali nelle complesse operazioni di spegnimento.

Nonostante il tentativo riuscito di limitare i danni, l’incendio ha distrutto 11 mezzi per la raccolta dei rifiuti su un totale di 30. Al momento non è esclusa alcuna ipotesi, compresa la natura dolosa dell’incendio.

Gli incendi notturni a Porto Torres

Negli ultimi anni gli incendi notturni sono aumentati esponenzialmente. Ad ottobre 2023 un incendio aveva distrutto la biglietteria dismessa della banchina degli alti fondali. A dicembre dello stesso anno un altro incendio in una palazzina privata aveva costretto alla parziale evacuazione dello stabile. Sempre nel 2023, durante le attività per la festa dei Martiri Turritani, un ennesimo atto incendiario di natura certamente dolosa aveva distrutto le attrezzature del Luna Park itinerante Wonderland. In quest’occasione la proprietaria dell’impresa itinerante Rossella Duville aveva commentato amaramente ai cronisti di Sardegna Live: «Questa è la seconda volta che veniamo coinvolti in un incidente di questo tipo a Porto Torres. Nel 2018 si verificò lo stesso fatto e ci furono danni per 15 mila euro. Fu un atto a cui non fu mai attribuito un colpevole, è rimasto irrisolto»

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COPERTINA la speranza del karate nelle olimpiadi

[ARCHIVIO] La speranza del Karate alle Olimpiadi è morta!

Consentitemi questo piccolo sfogo di amarezza. Il titolo di questo articolo esprime chiaramente ciò che voglio intendere.

Fin dalla unificazione F.I.K – F.E.S.I.K.A ad oggi Iscritto alla F.I.J.L.K.A.M c’è un’unica speranza che ha unito tutti noi che abbiamo militato nella F.I.J.L.K.A.M, ed era che un giorno, visti gli iscritti, viste le medaglie e visto il riconoscimento del C.O.N.I, ci saremmo visti gareggiare alle Olimpiadi.

Ho molta difficoltà nell’affrontare questo argomento e probabilmente una forte delusione, nel sapere che dopo circa vent’anni di lavoro ed illusione, oggi cada tutto.

Gli sforzi del Miliardario Tatsuno, che oltre l’impegno oltre i suoi appoggi politici ha profuso denaro e mezzi arrivando quasi al successo portando il karate alle Olimpiadi ma non potendo realizzarlo a causa della sua prematura morte.

Sicuramente però una grande parte l’ha fatta la divisione tra la WUKO di Delcourt e la JTKF di Nishiyama affinché il C.I.O non prendesse seriamente in considerazione l’ingresso del Karate alle Olimpiadi.

MA NOI CI ABBIAMO CREDUTO, AVEVAMO LE CREDENZIALI A POSTO!

Le scissioni e le nuove Federazioni nate un po’ dappertutto. Sicuramente non hanno aiutato questa disciplina.

Si è tentato modificando il sistema d’arbitraggio, il livello tecnico è stato portato a livelli stratosferici, ma non è servito allo scopo.

Marcus Cyron, Table tennis at the 2018 Summer Youth Olympics

Lo stesso prof Pellicone effettuò un tentativo per farsi eleggere alla presidenza della WKF (federazione fondata da Delcourt eliminando il gruppo di Nishiyama), ma ne uscì perdente perché vinse lo spagnolo Espinos che ha fatto di tutto per rendersi antipatico ai karateka di mezzo mondo.

Il C.I.O. ha fatto la sua scelta sul Golf ed il Rugby per le Olimpiadi del 2016, lasciandoci fuori e uccidendo le ultime speranze!

Per i non addetti ai lavori può non significare niente. Per noi che abbiamo sperato, sofferto sacrificato è una situazione che ci mette KO anche perché ci avevamo veramente creduto.

Non rimane che continuare a lavorare e credere in quello che facciamo, si sa che la vita va affrontata senza farci schiacciare dagli eventi negativi.

Andiamo avanti non sarà una mancata Olimpiade a non farci sentire MAESTRI DI ARTI MARZIALI E DI VITA!!!

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Somalia, 3.000 terroristi uccisi negli ultimi 6 mesi

MOGADISCIO: Il presidente della Repubblica federale somala Hassan Sheikh Mohamud ha annunciato che le forze federali governative hanno ucciso più di 3.000 terroristi di Al-Shabaab. Oltre a ciò circa altri 3.700 terroristi sono stati feriti dall’inizio delle operazioni militari guidate dal suo governo.

Il governo federale della Somalia sta compiendo passi da gigante nella battaglia contro il terrorismo da quando il nuovo presidente somalo si è insediato a partire dal 15 maggio 2022.

Stando ad un rapporto del Ministero della difesa, le forze governative hanno liberato dalle forze terroristiche circa 70 città. Questo è stato possibile grazie all’azione sinergica fra le forze armate somali e la popolazione locale.

Questo traguardo giunge in concomitanza alla seconda fase dell’offensiva militare contro la stessa Al-Shabaab. Quest’ultima, negli ultimi decenni, ha messo a ferro e fuoco l’intera Somalia accanendosi particolarmente contro la stessa popolazione somala.

Al-Shabaab ha subito nell’ultimo periodo svariate sconfitte in tutto il territorio federale. A causa di ciò il governo somalo ha pianificato un’ulteriore operazione di sicurezza nella capitale. Lo scopo di questa azione sarà assicurarsi che i terroristi in rotta non causino danni ai civili ed alla città come rappresaglia.

Il ministro della sicurezza interna Abdullahi Mohamed Nur ha aggiunto al riguardo che l’operazione messa in atto ha come scopo la protezione dei civili e della città affinché niente e nessuno venga disturbato durante il mese sacro del Ramadan.

Sempre dal governo infine viene assicurato che l’impegno nella battaglia contro il terrorismo avviene nel pieno rispetto delle leggi internazionali e locali in materia di condotta bellica e dei diritti umani.

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Serate di musica animano Porto Torres

PORTO TORRES: Otto appuntamenti, dal 22 aprile al 21 giugno. Prende il via l’edizione 2023 di “Musicando per la città”, la rassegna di musica classica, jazz e leggera, organizzata dall’Associazione Musicando Insieme a cura del direttore artistico Donatella Parodi e in collaborazione della locale Scuola Civica di Musica “Fabrizio De Andrè”.  

Musicando per la città 2024

Da sabato 22 aprile fino al 21 giugno il suono entrerà nelle location più suggestive della città di Porto Torres.

Un evento che diventa un attivatore culturale e di valorizzazione dei luoghi e dei monumenti della città. Una musica con vista delle splendide località di Porto Torres che avrà come protagonisti i migliori artisti di livello nazionale internazionale fra cui il noto musicista marchigiano Daniele Di Bonaventura.


La rassegna si è aperta sabato 22 aprile presso la scuola civica di musica “De Andrè”. Il concerto inaugurale ha avuto luogo con il trio musicale formato da Tony Chessa (flauto), Michele Garofalo (corno) e Matteo Taras (pianoforte).

Il secondo appuntamento si è svolto sabato 29 aprile presso la chiesetta di Balai Vicino. Il duo esibitosi era composto dalla voce solista Denise Gueye accompagnata dalla chitarra di Marco Carta, per un omaggio a Federico Garcia Lorca.

Musicando per la città: Le prossime date e i luoghi

  • 6 maggio alle 20:00, Scuola Civica “Fabrizio De Andrè”: Sarà la volta dei pianisti Ognyan Yanchev e Alexandra Simeonova.
  • 13 maggio alle 20:30, Basilica di san Gavino: Suonerà il quintetto “Sale” con Antonella Carta Mantiglia al flauto, Luigi Mulas oboe, Diego Salis Clarinetto, Eliana Larotonda corno, Costantino Dettori fagotto e Giovanna Leoni voce recitante.
  • 20 maggio alle 20:30, Scuola Civica “Fabrizio De Andrè”: Suoneranno i pianisti Virginia Bini e Giulia Mundula.
  • 3 giugno 20:30, Basilica di san Gavino: Il musicista Stefano Mancuso si esibirà per un concerto di pianoforte.
  • 16 maggio, Basilica di san Gavino: Riecheggeranno le note del magico bandoneòn di Daniele Di Bonaventura protagonista di un concerto “L’Armonium dei poveri”, considerato tra gli eventi più attesi e prestigiosi della stagione concertistica.
  • 21 giugno alle 20:30, Teatro comunale Parodi: La manifestazione Musicando per la città si concluderà in occasione della Festa della Musica alla presenza di docenti, allievi e amici della scuola civica De Andrè

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Porto Torres, decapita uccello vivo. Individuato il responsabile

Porto Torres (SS): Decapita uccello per divertimento. Raggiunto da una denuncia per maltrattamento di animali un 35enne sassarese ma residente nella penisola. Ora l’uomo deve rispondere alle accuse (comprovate da una testimonianza video) di violenza contro un animale totalmente ingiustificata ed aggravata dalla brutalità.



La denuncia dell’associazione LNDC Animal Protection è arrivata al destinatario. Identificato grazie alle indagini della Compagnia dei Carabinieri di Porto Torres l’uomo che, durante la Festha manna 2024, nel parco di san Gavino, aveva afferrato un corvo (animale caratteristico della fauna locale del parco) e lo aveva ucciso brutalmente per puro spettacolo. Nelle ultime settimane i casi di violenza contro gli animali in Sardegna sono sensibilmente aumentati.

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Spazio Schengen, Italia sospenderà i trattati dal 5 al 18 giugno

A causa dell’imminente vertice dei capi di Stato e di governo del G7 in programma in Puglia, l’Italia sospenderà temporaneamente lo spazio Schengen. La decisione di sospendere i trattati di libera circolazione nasce da una necessità di una maggiore sicurezza per l’evento in cantiere. Il Vertice dei Leader del G7 si svolgerà dal 13 al 15 giugno in Puglia.

Il Viminale ha comunicato che «come da prassi consolidata dagli Stati in occasione di eventi analoghi, le frontiere saranno temporaneamente soggette a controlli». La sospensione dello spazio Schengen ed il ripristino dei controlli inizierà ufficialmente dalle ore 14.00 di mercoledì 5 giugno 2024 per terminare alle ore 14.00 di martedì 18 giugno 2024.

Il 1° gennaio 2024 l’Italia ha assunto per la settima volta la Presidenza del G7. Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti d’America si riuniscono ciclicamente al summit del G7 . Al summit parteciperanno anche i rappresentanti dell’Unione Europea. La Presidenza italiana durerà fino al 31 dicembre 2024 e prevede un programma di riunioni tecniche ed eventi istituzionali lungo tutto il territorio nazionale.

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Gattino lanciato dal ponte a Lanusei: ennesima violenza contro animali

LANUSEI (NU): In Sardegna la crudeltà ingiustificata contro gli animali non si ferma. Dopo i fatti di Porto Torres, nelle prime giornate di luglio la violenza si è spostata a Lanusei, in Ogliastra. Alcuni ragazzini minorenni, identificati in seguito dai Carabinieri Forestali e denunciati per maltrattamento di animali ai sensi dell’art. 544-ter, hanno infatti lanciato un gattino di poche settimane giù da un ponte, verso uno strapiombo. Mentre uno commetteva l’azione, il resto del gruppo filmava la scena divertito. Il filmato sarebbe poi stato volontariamente fatto girare sui social network e condiviso tramite le varie app di messaggistica istantanea.

Per l’associazione LNDC Animal Protection «L’intenzione era quella di uccidere, su questo non c’è alcun dubbio, perché nessuno può pensare che un gattino possa sopravvivere a un volo di quel tipo. Le immagini sono veramente agghiaccianti e fa male pensare al terrore che quel micio deve aver provato in quegli ultimi istanti di vita». Il caso del gattino lanciato dal ponte a Lanusei è l’ennesimo atto di violenza estrema contro gli animali avvenuta in Sardegna negli ultimi mesi. Già nelle scorse settimane Lav Sardegna aveva segnalato i troppi casi di violenza nell’isola, dovuti secondo la loro ricostruzione, tra le altre cose, ad una «subcultura antropocentrica che considera gli animali alla stregua di oggetti inanimati». Sempre Lav Sardegna ammoniva infine le istituzioni regionali rammentando che queste violenze «forniscono un ritratto distorto della Sardegna, facendola apparire come una terra di trogloditi».

Gattino lanciato da un ponte a Lanusei: le dichiarazioni di Piera Rosati (LNDC Animal Protection):

LNDC Animal Protection, che aggiunge alla denuncia già fatta dall’Arma un’ulteriore contestazione ai sensi dell’art. 544-bis del codice penale (reato di uccisione di animali), rilascia le sue dichiarazioni in merito tramite la voce della presidente Piera Rosati:

L’intenzione era quella di uccidere, su questo non c’è alcun dubbio, perché nessuno può pensare che un gattino possa sopravvivere a un volo di quel tipo. Le immagini sono veramente agghiaccianti e fa male pensare al terrore che quel micio deve aver provato in quegli ultimi istanti di vita. Fa male anche pensare che tutta questa crudeltà ed efferatezza siano opera di ragazzi giovani, ancora minorenni, a cui evidentemente manca del tutto il senso di empatia e di rispetto per la vita degli altri. Come si può pensare che una cosa del genere sia divertente? Il ragazzo che ha lanciato il gatto è preoccupante, ma tutti gli altri che guardavano e ridevano non sono certo da meno. Trovare divertente una cosa del genere è inquietante e deve far riflettere in primis i loro genitori, ma anche tutta la società. Sempre più spesso capitano situazioni di questo tipo, con giovani e giovanissimi che maltrattano e uccidono animali inermi, e questo è un segnale allarmante per la società odierna e soprattutto per quella futura. Questi ragazzi saranno gli adulti di domani ed evidentemente non stanno ricevendo gli strumenti adeguati per crescere in maniera sana

Piera Rosati, 8 luglio 2024

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La comunità transgender di Sassari si incontra per autofinanziarsi

L’associazione locale Trans* Support! si incontrerà per un aperitivo di autofinanziamento. L’incontro inizierà alle 19:30 di mercoledì 26 giugno 2024 al Birrajò, locale del centro storico in Piazza Santa Caterina. Tutti i ricavi ottenuti, attraverso l’acquisto di gadget ed illustrazioni, verranno utilizzati per supportare economicamente le persone comunità transgender di Sassari in necessità.

Locandina dell’evento

Trans* Support! è un’associazione trans-femminista ed intersezionale che da oltre un anno è attiva a Sassari nel fornire aiuto e supporto alle persone della comunità transgender di Sassari nel loro percorso di affermazione di genere. L’associazione, che basa le proprie attività fisiche al CCS Borderline, sede del Movimento Omosessuale Sardo, tiene incontri mensili di auto-aiuto riservati alle persone transgender ed a chiunque abbia perplessità sulla propria identità di genere.

Grazie a queste iniziative, negli ultimi anni, la comunità transgender si sta riprendendo tutti gli spazi da cui è stata esclusa in passato. Essere transgender è uno dei fattori che, in Italia e nel resto del Mondo, penalizza maggiormente una persona che sta cercando lavoro. Secondo tgeu.org, 320 persone trans o di genere non conforme sono state uccise da ottobre 2022 a settembre 2023. In maggioranza si trattava di persone assoggettate a razzializzazione e persone transfemminili.

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