Notizie locali

Job Day Sardegna, concluso il tour a Cagliari

CAGLIARI: La Regione Sardegna annuncia la conclusione a Cagliari del tour dei Job Day 2024.

La Fiera della Sardegna, inaugurata a Sassari l’8 febbraio e terminata a Cagliari il 27 marzo 2024, è stata soprattutto nella sua data conclusiva teatro di incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro.

L’iniziativa nasce per contribuire a sanare il problema del lavoro nell’isola: secondo la Regione infatti, il tasso di disoccupazione in Sardegna del primo trimestre 2023 era del 12,2%, in lieve discesa rispetto all’anno prima.

Cagliari Job Day 2024: i dati in breve

«32 mila candidature, 8.100 colloqui programmati, 350 imprese partecipanti, 1.200 annunci pubblicati per 7.000 posizioni di lavoro. Questi i numeri di Cagliari che testimoniamo la concretezza di questi eventi», ha affermato Maika Aversano, direttrice generale dell’Aspal.

Nell’ultima tappa sono stati presenti in Fiera sia tanti giovani delle scuole superiori di Cagliari che dei diversi comuni del vasto ambito territoriale.

I partecipanti hanno potuto avere informazioni sulle offerte della pubblica amministrazione e sui percorsi formativi, passando da quelli accademici delle Università di Cagliari e Sassari, alla formazione più breve e mirata degli ITS, finendo a quella delle Agenzie formative.

In città sono stati 10 i centri per l’impiego protagonisti della due giorni che hanno svolto una preziosa attività di lavoro, informazione e consulenza: Senorbì, Sanluri, Iglesias, Carbonia, Assemini, San Gavino Monreale, Isili, Muravera, Quartu Sant’Elena e Cagliari.

Il sud Sardegna è un territorio ampio e caratterizzato da diverse specificità. Si passa dalla realtà tipicamente urbana, turistica e commerciale di Cagliari e Quartu, a quella agricola del Medio Campidano, al turismo legato all’archeologia mineraria di Carbonia e Iglesias, al distretto industriale di Assemini, alle quali si aggiungono infine le professioni emergenti degli ultimi anni collegate all’economia digitale ed all’economia sostenibile.

Nella giornata conclusiva si sono tenuti seminari e laboratori per la ricerca di lavoro. A ravvivare l’evento ci hanno pensato i convegni Eures, finalizzati per la ricerca di opportunità lavorative all’estero, OrientaMenti, sugli indirizzamenti post diploma, Aspal4Future – Il viaggio nel mondo dell’innovazione e Direzione Cambiamento, con le testimonianze di chi ha fatto della sua passione il suo lavoro.

Durante la giornata ha colpito la prestazione di Andrea Muzii, campione mondiale di memoria, che ha affascinato i ragazzi con la sua tecnica mnemonica appresa quando era uno studente e che ora è diventata il suo strumento di lavoro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA


Porto Torres, autodifesa per le donne: Ripresi i corsi gratuiti

PORTO TORRES: Dalla data del 28 marzo 2024 sono aperte le iscrizioni per il corso gratuito a numero chiuso di autodifesa per sole donne, finanziato interamente dal Comune di Porto Torres. I corsi saranno erogati dal Maestro Paolo Algisi e l’iscrizione è effettuabile chiamando il (+39) 392 233 9517 .

Si rinnova anche quest’anno il corso gratuito di autodifesa per sole donne organizzato dal club sportivo locale C.S.K.S. Masatoshi Nakayama, dal 1982 gestito dal pluripremiato artista marziale e preparatore atletico Paolo Algisi. Le edizioni del corso si svolgono con cadenza regolare ed a numero chiuso dal 2008 e sono completamente gratuite per le partecipanti, poiché completamente finanziate da enti terze. Per quest’anno il ciclo di allenamenti, riservato per un numero massimo di 75 partecipanti, sarà completamente finanziato dal Comune di Porto Torres tramite apposito bando.

Corso autodifesa per sole donne: L’edizione del 2024

Locandina ufficiale

L’obiettivo formativo del ciclo di lezioni è quello di fornire le basi minime di autodifesa e tecniche di prevenzione a tutte quelle donne completamente prive di nozioni pratiche al riguardo. Il corso sarà gestito direttamente dal Maestro Paolo Algisi con l’aiuto dei suoi collaboratori più fidati, garantendo quindi la massima serenità e riservatezza delle partecipanti.

Lo stesso Paolo Algisi, che da poco ha festeggiato i quarant’anni di attività sportiva con relativo encomio da parte del Sindaco Massimo Mulas e della Vicesindaca Simona Fois, si riserverà personalmente di esporre nei dettagli le attività in programma e di ascoltare le eventuali necessità delle singole candidate tramite un apposito colloquio telefonico effettuabile chiamando il (+39) 392 233 9517 (il numero è aperto anche per le conversazioni Whatsapp).

Il corso è particolarmente indicato per tutte quelle donne, di qualsiasi età e preparazione atletica pregressa, che vivono in ambienti ad alto rischio di violenza di genere o si trovano per qualsiasi motivazione, sia lavorativa che non, esposte a situazioni pericolose per la propria incolumità.

La violenza di genere è un problema drammaticamente reale in Italia. Secondo il servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno, nel 2023 sono 109 le donne rimaste coinvolte, con esiti fatali, da aggressioni perpetrate direttamente all’interno del nucleo familiare o da parte di partner ed ex partner.

©RIPRODUZIONE RISERVATA


Krav Maga a Porto Torres, organizzato uno stage per principianti

PORTO TORRES: Il club sportivo locale C.S.K.S. Masatoshi Nakayama assieme alla Asd Martial Gym di Alghero organizza a Porto Torres il 20 aprile 2024 uno stage di essenziali di Krav Maga, il metodo di difesa personale di origine israeliana. Informazioni e costi sono disponibili contattando gli organizzatori.

Dopo il successo avvenuto ad Uri il 2 marzo 2024, il Maestro Paolo Algisi assieme al suo omologo algherese Maurizio Gobbino ha organizzato un nuovo stage di essenziali di Krav Maga, che si terrà nella palestra di Padel in via Ponte Romano 99 adiacente al Comando della Guardia di Finanza, nei pressi del nuovo Centro Intermodale. Lo stage si svolgerà dalle 16:00 alle 19:00 e per partecipare non sarà necessario nessun requisito di età o di esperienza sportiva pregressa.

20 aprile 2024: lo stage dei Maestri Gobbino e Algisi

Locandina dell’evento

Lo stage di Porto Torres, che segue la prima e trionfale tappa avvenuta ad Uri ad inizio marzo dove hanno partecipato decine di atleti di ogni esperienza ed età, sarà gestito interamente dai maestri Paolo Algisi e Maurizio Gobbino.

Per questa tappa il padrone di casa sarà Paolo Algisi, artista marziale e preparatore atletico tra i più esperti e stimati in Sardegna con più di quarant’anni di insegnamento alle spalle.

Maurizio Gobbino, che nel 2018 ha fondato la Asd Martial Gym con altri esperti di fitness, è un affermato personal trainer e Maestro di arti marziali con svariati meriti in campo divulgativo e nell’insegnamento del karate, con la propria sede operativa ad Alghero.

La difesa personale metodo Krav Maga

Il Krav Maga è un sistema di autodifesa sviluppato originariamente a Bratislava da Imi Lichtenfeld. Nacque dopo l’occupazione nazista, per contrastare le aggressioni antisemite negli anni 1930. Venne in seguito adottato dalle forze di difesa israeliane e le forze di sicurezza israeliane.

Il Krav Maga deriva da una combinazione di tecniche provenienti da boxe, wrestling, aikido, judo, karate, kung-fu e combattimento da strada. Tuttavia, è considerato semplice da imparare ed efficace per una reale difesa personale. Quest’attività è utile non solo per gli adulti, ma anche per i ragazzi che si possono trovare in situazioni di bullismo e devono sapersi difendere.

A. Pitzoi Arcadu

©RIPRODUZIONE RISERVATA


Sassari, Cavalcata sarda 2024: fissata la data

SASSARI: Per quest’anno sarà domenica 12 maggio 2024 la Cavalcata sarda di Sassari. La decisione è stata presa poiché nello stesso fine settimana in cui tradizionalmente si dovrebbe tenere l’evento (la penultima domenica di maggio) quest’anno cadono anche le celebrazioni per la festa dei Martiri turritani di Porto Torres. La Cavalcata sarda è un’antica manifestazione culturale e folkloristica. Essa consiste nella sfilata a piedi, a cavallo o sulle traccas di gruppi provenienti da ogni parte della Sardegna.

L’amministrazione comunale di Sassari fa sapere che, a seguito di un accordo stipulato con la città di Porto Torres in un’ottica di collaborazione e visione globale e unitaria di tutto il territorio, il giorno dedicato alla Cavalcata sarda, famosa manifestazione folkloristica tipica del capoluogo logudorese, sarà fissato per il giorno 12 maggio.

La Cavalcata di Sassari: La decisione del comune

La decisione nasce dalla circostanza che, se la festa dei Martiri turritani è legata ad un calendario religioso e conseguentemente non può essere spostata, la Cavalcata è invece una festa civile e non ha una necessità imperativa di dover essere svolta in uno specifico giorno. Non è la prima volta infatti che, seppur per altre motivazioni, l’amministrazione di Sassari sposta la Cavalcata sarda in un giorno differente da quello prestabilito dalla tradizione.

La scelta, attuata con il benestare del Sindaco Nanni Campus, ha come scopo quello di permettere a tutti gli agenti economici coinvolti di partecipare ad entrambe le celebrazioni. Sempre il Sindaco Campus spiega che “I tour operator, così come i singoli turisti ed appassionati, potranno da subito programmare gli spostamenti per assistere ad entrambe le feste”. Campus sottolinea infine che grazie a questa decisione “I gruppi folk potranno partecipare ai vari eventi, compresi quelli che si svolgono nelle giornate che anticipano e seguono le feste principali, senza essere obbligati a scegliere tra le iniziative di Sassari e di Porto Torres”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA


Firenze: intitolata una piazza a Daisaku Ikeda

FIRENZE: Il giorno 13 aprile 2024 il Comune di Firenze ha intitolato una piazza a Daisaku Ikeda, maestro buddista e costruttore di pace recentemente deceduto (1928-2023). Ikeda era Presidente onorario della Soka Gakkai, il più grande movimento buddista laico al Mondo. Era inoltre cittadino onorario di Firenze dal 2017.

Si è svolta nella Città di Firenze l’intitolazione presso la rotonda di via Reginaldo Giuliani 562 di una piazza in onore di Daisaku Ikeda. L’evento si è svolto alla presenza del Sindaco Dario Nardella e del Presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai Alberto Aprea. La decisione vuole commemorare i profondi rapporti che il Maestro Ikeda aveva con l’Italia e con la città di Firenze in particolare. Sempre lo stesso Ikeda, nato e vissuto in Giappone, arrivò per la prima volta a Firenze nel 1981.

Lo stesso Dario Nardella commenta la decisione affermando che «Ricordare il Maestro Ikeda non significa solo ricordare il grande pensatore, filosofo, maestro e guida spirituale ma anche ricordare un uomo la cui dedizione concreta a promuovere la pace è stata una potente costante durante tutta la sua vita».

Chi era Daisaku Ikeda

Daisaku Ikeda è stato un filosofo buddista. Nella sua lunga vita è stato un costruttore di pace, educatore nonché scrittore e poeta. La sua figura è strettamente legata alla Soka Gakkai ed alla Soka Gakkai Internazionale, e per tutta la sua esistenza si è dedicato alla diffusione della pace e dell’empowerment individuale su scala globale basandosi sugli insegnamenti del Buddismo di Nichiren Daishonin. Giunse ad abbracciare il Buddismo dopo l’incontro con Josei Toda, insegnante e pacifista nonché fondatore insieme a Tsunesaburō Makiguchi dell’organizzazione buddista laica Soka Gakkai.

Daisaku Ikeda, secondo le parole dell’assessora alla confessioni religiose del Comune di Firenze Maria Federica Giuliani è stato «Una delle personalità più significative nel panorama internazionale per il dialogo interculturale ed interreligioso a favore della pace».

©RIPRODUZIONE RISERVATA


Sciopero Global Strike, manifestazioni in tutta Italia

CAGLIARI: Si terrà anche a Cagliari per il 19 aprile 2024 il corteo di sciopero per il clima indetto dai Fridays For Future. Per la data di Cagliari, organizzata assieme ad Ultima Generazione Sardegna, il punto di ritrovo sarà in via Roma nella zona antistante al Palazzo del Consiglio Regionale, a partire dalle 16:30.

Anche quest’anno centinaia di persone di ogni età, sia indipendenti che militanti delle più svariate associazioni di volontariato, si riuniranno nelle varie piazze d’Italia per partecipare allo sciopero per il clima che ha come obiettivo quello di sollecitare l’abbandono del modello energetico basato sulle fonti fossili e la richiesta per un cessate il fuoco immediato e permanente in Palestina. Per lo sciopero di quest’anno, infatti, al tema della giustizia climatica si unirà quello del lavoro e della pace. Momento chiave della serie di scioperi simultanei che si svolgeranno in tutta Italia sarà la manifestazione nazionale di sabato 20 aprile pomeriggio a Milano.

Per Legambiente infatti (che fa sapere il suo pieno supporto allo sciopero) il cambiamento climatico e l’inquinamento non sono problematiche di natura esclusivamente ambientale, ma questioni che nascono da processi sociali ed economici a partire dall’enorme concentrazione di ricchezza finanziaria, dalle politiche di stampo capitalista e dall’industria della guerra.

Global Strike 2024: lo sciopero dei Fridays for Future

Al grido di «Riprendiamoci il futuro» Fridays for Future Italia torna in piazza il 19 e 20 Aprile per la difesa della giustizia climatica e sociale e contro gli interessi che generano instabilità geopolitica e conflitti armati nel Mondo. Per gli attivisti climatici infatti la mancata transizione energetica e le guerre in Medio Oriente sono argomenti strettamente collegati.

Secondo Martina Comparelli (FFF Milano) «Gli interessi delle lobby fossili continuano a finanziare gli Stati responsabili di guerre, colonialismo e genocidi, come per esempio accade nel caso del Piano Mattei di ENI voluto dal governo Meloni. La stessa ENI a fine ottobre 2023 ha firmato un accordo con chi colonizza la Palestina per esplorare giacimenti di gas nelle acque di Gaza, rendendosi a pieno titolo complice del genocidio del popolo palestinese.»

©RIPRODUZIONE RISERVATA


Beniamino Zuncheddu potrebbe non ricevere risarcimento dallo Stato

Beniamino Zuncheddu, detenuto ingiustamente per 33 anni, potrebbe non ricevere alcun indennizzo dallo Stato. Questo perché secondo la Corte di Appello non c’è certezza della sua colpevolezza, ma con l’insufficienza di prove, neanche della sua innocenza.


Leggi anche: Beniamino Zuncheddu assolto dopo 33 anni in carcere: «Mi hanno rubato la vita, ora ho bisogno di un risarcimento» (Il Messaggero)


Basterebbe un cavillo burocratico per permettere allo Stato italiano di non pagare alcun risarcimento per Beniamino Zuncheddu. L’ex pastore sardo, sempre per colpa dello Stato, ha infatti visto la sua vita rovinata dopo essere stato ingiustamente condannato per la strage del Sinnai. Per questo fatto di sangue avvenuto l’8 gennaio 1991 egli fu giudicato come esecutore materiale della strage. Ciononostante fu poi assolto il 26 gennaio 2024 in seguito alla revisione del processo.

Appena dopo l’assoluzione, intercettato dai microfoni del quotidiano Open, egli dichiarò «Sono contentissimo, è un’emozione inspiegabile». Ma oggi è arrivata l’ennesima delusione da parte dello Stato.

Riporta Il Messaggero che il processo di revisione della quarta sezione della Corte di Appello di Roma «non ha condotto alla dimostrazione della certa ed indiscutibile estraneità di Beniamino Zuncheddu […] ma ha semplicemente fatto emergere un ragionevole dubbio sulla sua colpevolezza».

Sempre secondo i giudici «La già esile speranza di poter pervenire ad una ricostruzione veritiera ed attendibile dello svolgimento dei fatti dopo trent’anni è stata gravemente pregiudicata dalla forte attenzione mediatica riservata a questa vicenda».

Beniamino Zuncheddu: per lui la partita è ancora aperta

A giugno 2024 l’avvocato difensore Mario Trogu presenterà la richiesta di risarcimento. In questa occasione spiegherà come quel verdetto sia una seconda ingiustizia ai danni dell’ex pastore.

L’avvocato Trogu commenta: «Le nostri tesi sull’innocenza di Beniamino sono state tutte accolte nella motivazione. Ma poi il tutto sfocia in quelle conclusioni non condivisibili e che sono infatti la parte più deludente della sentenza. Nonostante il castello di accuse contro Beniamino sia crollato dall’inizio alla fine, i giudici scrivono che l’assoluzione non è piena perché l’imputato non ha dimostrato la sua totale estraneità ai fatti».

Sempre in conclusione egli tuona: «È un ragionamento, quello finale dei magistrati, che contrasta con la Costituzione, la nostra legge processuale ed anche con quanto sempre sostenuto dalla Corte europea dei diritti dell’uomo: La presunzione di innocenza. Perché fino a quando la responsabilità non è provata, l’imputato va considerato comunque innocente».

©RIPRODUZIONE RISERVATA


Inquinamento a Porto Torres: tornano le macchie oleose in mare

PORTO TORRES: In procinto della stagione estiva e dopo la buona notizia riguardante il termine dell’interdizione alla balneazione della spiaggia di Fiume Santo, a Porto Torres torna l’incubo dell’inquinamento delle acque. Attualmente sono ancora sconosciute le cause del problema.

Una lunga scia di schiuma ed acqua torbida accompagnata da un pessimo odore è apparsa nei pressi della spiaggia della Marinella, vasta area sabbiosa nei pressi della foce del Riu Mannu. Spiaggia un tempo molto frequentata, da decenni risulta completamente abbandonata a causa dell‘inquinamento dovuto alla vicina area industriale. Sempre nel sito della Marinella l’associazione «Tuteliamo il Golfo dell’Asinara» ha segnalato discariche abusive di inerti edili e rifiuti ingombranti, identificando anche la presenza di manufatti in Eternit.

L’inquinamento industriale di Porto Torres

L’inquinamento industriale di Porto Torres è un problema ricorrente nato dall’istituzione del petrolchimico nel 1963. Questo fenomeno danneggia gravemente la salute dei cittadini e paralizza tutte le attività commerciali legate all’allevamento, all’industria ittica ed al turismo. Dopo il grave incidente del 2011, che ha comportato lo sversamento in mare di decine di metri cubi di olio combustibile, l’Associazione Tuteliamo il Golfo dell’Asinara si occupa di monitorare attivamente la situazione ambientale.

Poco distante dalla Marinella inoltre è ubicata la piccola spiaggia della Minciaredda, conosciuta per la sua discarica abusiva con relativo disastro ambientale. L’area in questione, dislocata su oltre 35 ettari di proprietà del Ex-Syndial, viene chiamata la «Collina dei veleni». Nell’agosto del 2003 il movimento indipendentista Irs, con un plateale blitz all’interno della zona fino a quel momento interdetta ad occhi indiscreti, portò all’attenzione dell’opinione pubblica l’entità del danno ambientale. Solo però nel 2015 i militari del Nucleo operativo ecologico provinciale hanno messo i sigilli su tutta la zona.

Ulteriormente, secondo gli atti prodotti dall’avvocatura di Stato nel corso della decennale causa legale, si evidenzia che “le analisi chimiche, eseguite nei campioni di terreno prelevati dal suolo della discarica di Minciaredda fino alla profondità di massimo 20 metri, rilevano la presenza di idrocarburi leggeri e pesanti”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA


Sassari, Cavalcata sarda rinviata al 4 giugno

SASSARI: Data l’altissima probabilità di precipitazioni per sabato e domenica, confermata anche oggi dai bollettini meteorologici nazionali e regionali, l’Amministrazione comunale ha deciso di rinviare al fine settimana del 3 e 4 giugno la Cavalcata sarda e i suoi eventi collegati.

«Abbiamo sperato fino a stamattina che le previsioni potessero migliorare prima di prendere una decisione così importante – spiega il sindaco Nanni Campus -. Purtroppo però oggi è stato segnato un ulteriore peggioramento. 

La Cavalcata sarda non è una manifestazione legata allo scioglimento di un voto religioso che deve tenersi necessariamente in una data, ma l’appuntamento della penultima domenica di maggio è semplicemente una consuetudine.

Nel fare questa scelta abbiamo preso in considerazione diversi aspetti e sentito il direttore artistico, Giuliano Marongiu, per valutare la fattibilità dell’idea. 

Abbiamo anche pensato che fermare l’organizzazione oggi e indicare da subito una nuova data permette di limitare i danni economici che subirebbero esercenti, ristoratori, e tutte le altre attività interessate, compresi i venditori ambulanti. Anche “rinchiudere” il concerto-evento in un teatro limiterebbe la partecipazione, mentre noi vogliamo che sia una festa di tutti, così come i canti e i balli che per definizione si tengono in piazza».

Concerto-evento, Cavalcata sarda, pariglie e canti e balli rinviati dunque a sabato 3 e domenica 4 giugno 2023

«Il settore Cultura, il direttore artistico e il Gabinetto del sindaco sono già al lavoro per riorganizzare tutto, affiancati da tutti i settori del Comune. In particolare, Giuliano Marongiu sta già contattando i gruppi per verificare la disponibilità in quelle date ed eventualmente, se necessario, si attingerà all’elenco delle numerose richieste arrivate nei mesi scorsi».

Prosegue il sindaco Campus. «Ringrazio tutti i dipendenti che, nonostante la pesante mole di lavoro, si sono immediatamente messi all’opera, con forte senso di appartenenza e del bene comune, affrontando una situazione completamente nuova».

«Abbiamo deciso di spostarla e non cancellarla perché il ritorno economico e di immagine per la città è molto elevato. Già l’anno scorso la Cavalcata è stata spostata a settembre a causa del Covid. Ed è stata un successo. Siamo fiduciosi e ci prendiamo questa responsabilità anche questo anno: la pioggia non cancellerà la Festa della Bellezza, la rinvierà soltanto e Sassari avrà la sua due giorni di grandi eventi» conclude il sindaco.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Note

  • FONTE & APPROFONDIMENTI: Articolo ufficio stampa comune di Sassari
  • Foto copertina ©Comune di Sassari

Porto Torres, niente contenitori in vetro e lattina durante la festa patronale

PORTO TORRES: Stop a contenitori in vetro e lattine nelle giornate della Festha Manna. Con un’ordinanza firmata nei giorni scorsi, che riprende orientamenti consolidati in tutta Italia in occasione di grandi eventi, il sindaco Massimo Mulas detta regole stringenti sulla vendita e il consumo di bevande.

Sarà vietato il consumo itinerante di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro e in lattine

Dalla mezzanotte del 26 maggio e alle 5:00 del 30 maggio, in tutto il perimetro del territorio comunale interessato dall’evento, sarà vietato il consumo itinerante di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro e in lattine.

La somministrazione e la vendita su area pubblica di qualunque bevanda, anche analcolica, in lattine e contenitori di vetro sarà vietata.

Infine l’abbandono in luogo pubblico o aperto al pubblico di bevande alcoliche o non alcoliche, comunque acquisite, contenute in bottiglie di vetro o in contenitori realizzati con il medesimo materiale.

Per chi non rispetterà l’ordinanza è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 25,00 a 500,00 euro per il primo accertamento. Il divieto non riguarda la sola vendita finalizzata all’uso domestico.

Le ragioni del provvedimento

Il provvedimento è stato adottato «per ragioni di decoro, di sicurezza urbana e a tutela dell’incolumità pubblica».

Si legge ancora nell’ordinanza «prevenire i rischi imputabili al consumo di bevande in contenitori di vetro ed in lattine, i cui vuoti, se abbandonati a bordo strada, possono essere utilizzati in modo improprio da persone dedite a condotte illecite».

Tutto questo soprattutto in previsione del «numero rilevante di persone che si concentrerà perlopiù nel centro storico della Città».

L’ordinanza si conclude con un invito agli esercenti a «utilizzare esclusivamente bicchieri, cannucce, piatti, posate e contenitori per trasporto e consumo bio-compostabili, al fine di ridurre il forte impatto ambientale costituito dall’utilizzo dei contenitori in plastica».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Note