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UE: “USB-C” diventerà lo standard europeo entro il 2024

STRASBURGO: È passato quasi un anno (06-10-2022) da quando l’ufficio stampa dell’Europarlamento ha pubblicato un articolo dove, al fine di combattere l’E-waste, si prospetta tramite una normativa di rendere lo standard USB-C universale per tutti i dispositivi elettronici in Europa. Questa manovra sostituirebbe l’obsoleto Micro-USB e lo standard Lightning prodotto dalla Apple Inc.


Cosa è l’USB-C?

Un cavo USB-C

L’USB-C è un connettore della ormai consolidata famiglia degli Universal Serial Bus largamente utilizzato nel mondo dell’elettronica di consumo. In meno di dieci anni ha sostituito il suo più anziano parente, il Micro-USB, ritenuto ormai non più al passo coi tempi.

L’USB-C si differenzia dal Micro USB oltre che per la sua velocità maggiore di trasmissione dati per la sua forma perfettamente simmetrica. Quest’ultima caratteristica gli permette di potersi collegare al proprio socket senza un verso obbligato rendendo più semplice l’operazione di inserimento.


L’opposizione di Apple

Un connettore Lightning della Apple

Fra le varie opposizioni alla nuova normativa europea riguardo l’USB-C la più eclatante è quella della Apple Inc.

Essa sostiene che una decisione del genere porterebbe all’istituirsi di un monopolio che ucciderebbe il progresso tecnologico in questo determinato ambito «soffocando il progresso piuttosto che incoraggiarlo».


Cosa dicono le istituzioni europee

Stando ad uno studio della Commissione Europea:

In Europa l’84% dei consumatori ha avuto problemi legati al mondo dei caricabatteria per smartphone negli ultimi 2 anni.

Studio Commissione Europea del 2019

La trasformazione dell’USB-C a standard unico riguarderà i seguenti dispositivi:

  • Smartphone & Tablet;
  • Fotocamere digitali;
  • Cuffie ed auricolari;
  • Console portatili;
  • Altoparlanti bluetooth;
  • Tablet per l’e-reading;
  • Tastiere & Mouse;
  • Earbuds (auricolari bluetooth);
  • Navigatori GPS per automobili.

Per quanto riguarda i laptop (computer portatili) viene dichiarato che «i produttori dovranno adeguarsi dopo 40 mesi dall’entrata in vigore della normativa»

Una particolarità che verrà introdotta da questa normativa sarà la possibilità di acquistare un nuovo dispositivo elettronico senza che sia obbligatorio acquistare un caricabatteria incluso nella confezione.

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Autismo: Associazioni richiedono all’Europa più inclusione

BRUXELLES: Autismo España, associazione spagnola per i diritti delle persone autistiche, chiede presso la commissione per le petizioni (PETI) rassicurazione riguardo la nuova Carta Europea della Disabilità.

Punto principale è la garanzia di riconoscimento delle necessita delle persone autistiche ed una maggiore armonizzazione dei diritti dei disabili in tutta l’Unione.


L’intervento di Autismo España

Ana Terrón e María Pindado, rappresentanti dell’associazione Autismo España, hanno dibattuto ll 28 febbraio 2023 a Bruxelles. Il fine è stato ottenere maggiori rassicurazioni per le persone autistiche di tutta Europa.

Nel primo intervento Ana Terrón porta come esempio tutte le difficoltà e le barriere sociali che gli autistici affrontano nella società spagnola.

Successivamente, la sua collega María Pindado ha concluso l’arringa chiedendo esplicitamente maggiore consapevolezza da parte della comunità medica al fine di garantire un adeguato riconoscimento della condizione di invalidità degli autistici in modo tale che essi possano beneficiare in maniera soddisfacente della nuova Carta Europea della disabilità.

La risposta delle istituzioni europee

La rappresentante della commissione europea, Inmaculada Placencia, in risposta alle richieste di Autismo España ha sottolineato la necessità per una maggiore consapevolezza sui bisogni delle persone con «disabilità invisibili».

Ella ha inoltre precisato che attualmente il riconoscimento delle disabilità è una prerogativa esclusiva dei singoli stati. Conclude poi affermando che la Carta europea delle disabilità serve solamente per far sì che questo riconoscimento sia portato a livello europeo e non più solo nazionale.

Oltre ai rappresentanti della Commissione europea a prendere parola sono stati in tutto 5 membri dell’Europarlamento.

Sostanzialmente tutti sono stati d’accordo col concetto di un rafforzamento dei diritti delle persone autistiche al fine di sopprimere le barriere sociali.

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