Allarme siccità in Somalia: La situazione oggi
SOMALIA: Al 6 giugno 2023 in Somalia si parla di tre milioni di sfollati per la siccità estrema e ben 250mila a causa della recente alluvione. Si tratta di persone rimaste senza casa e costrette ad abbandonare tutto quello che avevano, causando una delle crisi umanitarie dalle più ampie proporzioni al mondo.
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Le migrazioni somale si stanno riversando per lo più nei Paesi vicini come il Kenya, lo Yemen e l’Etiopia.
Le Nazioni Unite descrivono la situazione in cui riversa la Somalia come una delle più gravi crisi umanitarie al mondo. Sono infatti più di 8.5 milioni le persone che necessitano di assistenza e aiuti urgenti.
La siccità e l’alluvione del 9 maggio
Il 9 maggio 2023 il fiume Uebi Scebeli, che nasce nell’Acrocoro Etiopico e scende fino ad avvicinarsi a Mogadiscio, ha straripato nella città di Belet Uen rompendo del tutto gli argini. Il fiume ha spazzato via case, raccolti e bestiame – rendendo inagibile qualunque struttura.
A causare l’esondazione è stata una violenta e inarrestabile pioggia che, pur collocandosi nella stagione delle piogge, sembra essere stata di una violenza senza precedenti.
Nell’ultimo periodo in Somalia la forza degli eventi naturali legate al cambiamento climatico hanno portato prima ad una lunghissima siccità e poi, nei giorni scorsi, a enormi quantità di acqua che hanno reso la situazione incontrollabile.
L’ alluvione infatti giunge al culmine di una gravissima siccità che stava facendo sprofondare la popolazione somala nella carestia. Il Paese del Corno d’Africa versava infatti nella più grave siccità degli ultimi quarant’anni.
Quello che apparentemente può sembrare un ossimoro, ovvero l’accostarsi di siccità e alluvioni dimostra in realtà, come spiegato dagli esperti, che queste altro non sono che due facce della stessa medaglia inserite in quella che è una relazione fisiologica di due fenomeni estremi.
La crisi climatica in Somalia ha portato gravissime conseguenze: mortalità del bestiame, scarso accesso alle risorse idriche, sicurezza alimentare, crescita esponenziale della povertà, enormi flussi migratori, sono solo alcune delle facce della medaglia del climate change sul Paese del Corno d’Africa che resta così sempre più vincolato alla dipendenza degli aiuti internazionali.
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Note
- Fonte & Approfondimenti: Articolo Davide Nirta su www.geopolitica.info
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