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Bluesky, 2 settimane sul social network che sfida i colossi

Ci troviamo già da due settimane su Bluesky, il nuovo social network che, dopo aver cannibalizzato la fanbase di X, ora sfida Threads. Ancora molto ridotta (ma in costante crescita) la community italiana, mentre già consolidate per casi fortuiti altre realtà nazionali come quella brasiliana.

Bluesky si presenta come un social network già visto, ma diverso dal solito. La veste grafica è del tutto simile a quella di Twitter dei vecchi tempi. La sua gestione, invece, non è in mano né ad una multinazionale o tanto meno al miliardario annoiato di turno, ma è volontariamente decentralizzata. Non ha pubblicità, ed il feed può essere modellato a piacimento dall’utente, senza quindi nessun algoritmo che ti impone cosa possa piacerti.

Aspetto di un profilo personale visto da smartphone

Un’idea non proprio originale, ma che funziona. L’idea di un social network decentralizzato nacque infatti anni fa, grazie ad un progetto finanziato proprio dall’ex-Twitter nel 2019. È diventato poi un progetto indipendente nel 2021, poco prima del subentro di Elon Musk dentro il colosso blu un tempo molto in voga ma adesso in rapido declino.

Dopo i primi anni di open beta, caratterizzati da un’iscrizione possibile solo su invito, ora Bluesky social, con la sua nuova farfallina azzurra come logo (che ricorda tristemente quella di MSN), brucia le tappe superando in tempi record 10 milioni di utenti attivi. Questo, come già detto, è stato principalmente per pura fortuna, a causa di manovre di mercato infelici di altri suoi competitor.

Bluesky ora gode di una buona fama e la sua utenza è destinata a crescere. L’iscrizione è gratuita ed i nuovi utenti italofoni hanno l’opportunità di essere i pionieri della sempre più folta community italiana. Attualmente il principale difetto sono ancora i pochi utenti ed una conseguente sensazione di echo-chamber, ma niente di irrimediabile.

Cosa gli sviluppatori riservano per il futuro è ancora molto cangiante. Sta di fatto che Bluesky social offre un buon connubio fra una ventata di aria fresca ed una ricetta già vista e ben collaudata che dona un senso di familiarità e sicurezza. Personalmente io non impazzisco per lo strapotere delle big company nel mondo social. Per chi ha un pensiero simile potrebbe dare un’occasione a questa nuova piattaforma.

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Cagliari, arriva al cinema “Cuori liberi, fino all’ultimo respiro”

Si terrà a Cagliari la prima al cinema del docufilm a tema peste suina africana (PSA) e violenza sugli animali. Il manufatto racconta i fatti del 20 settembre 2023 avvenuti nel rifugio Cuori liberi di Sairano (PV), che portarono a numerose proteste. La pellicola, distribuita da Mescalito Film, sarà proiettata mercoledì 16 ottobre alle 20.30 ed alle 21.15 al cinema Greenwich d’Essai in via Sassari 67. Il costo del biglietto è fissato a 6,60€.

Locandina dell’evento (foto concessa)

Presente in sala la sezione locale di LNDC Animal Protection, che interverrà sui temi del docufilm con un dialogo aperto al pubblico. Sempre l’associazione animalista LNDC Animal Protection, insieme a LAV, ha sostenuto la produzione del docufilm. La regia è di Alessio Schiazza, con la partecipazione di Sara D’Angelo (Rete dei Santuari di Animali Liberi) e Roberto Manelli (Rifugio Progetto Cuori Liberi).

Il film in serata al cinema di Cagliari ripercorre le tappe della vicenda che portò a settimane di resistenza da parte di attivisti ed animali contro l’uccisione indiscriminata ordinata dall’ATS di Pavia. L’epilogo della vicenda fu l’uccisione dei maiali (precedentemente sottratti da situazioni di sfruttamento e maltrattamento) ed una ferocia inaudita usata su coloro che li volevano difendere in modo pacifico, oltre che danni importanti alle strutture del rifugio, sostenuto senza alcun impiego di fondi pubblici.

La battaglia per fare chiarezza sui fatti è tuttora aperta. Quest’ultima continuerà anche in sede politica per avere protocolli sanitari che tengano conto del fatto che i santuari ospitano animali non destinati alla produzione alimentare e che sono stati sottratti a situazioni di sfruttamento e maltrattamento, che necessitano quindi di una normativa ad hoc, ferma restando la necessità di garantire il rispetto di tutte le misure di biosicurezza in caso di presenza di animali malati.

Il documentario “Cuori liberi, fino all’ultimo respiro” ripercorre le tappe di questa vicenda, facendo luce su una pagina buia dei diritti animali e umani nella storia italiana. Continueremo a chiedere giustizia e a lottare per un’effettiva tutela dei rifugi, dei santuari e delle vite che ospitano, verso un necessario e urgente cambiamento radicale del sistema produttivo. La PSA è l’emblema di un modello fallimentare di produzione che si basa sul confinamento estremo di milioni di animali trattati alla stregua di oggetti, e solo pochi fortunati sottratti a questo ciclo crudele trovano vita e rispetto all’interno dei rifugi e santuari

LNDC Animal Protection, 14 ottobre 2024

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In Sardegna ragazzi con Sindrome di Down scrivono un libro

Nuovo grande esempio di emancipazione delle persone con disabilità in Sardegna, a Tempio Pausania (SS). Si terrà infatti domenica 13 ottobre 2024 alle 18:00 presso l’auditorium della Casa del Fanciullo in Piazza Spano, in concomitanza con la Giornata nazionale delle Persone con sindrome di Down, la presentazione del libro “Guida Nuraghe Majori” pubblicata da Maxottantotto edizioni. Il libro in questione, infatti, ha la caratteristica di essere stato scritto interamente da autori con sindrome di Down. L’evento è patrocinato dalla rassegna letteraria locale Mintuà – Parole in circolo.

Copertina del libro (foto concessa)

Il nuovo libro scritto da operatori con Sindrome di Down è una guida molto agevole particolarmente indicata per un pubblico di bambini ed adulti con difficoltà di lettura e comprensione. Il prodotto è il frutto di un progetto dell’AIPD Gallura.

L’idea è nata per caso, ovvero grazie al ruolo di guide turistiche che gli autori avevano svolto anni addietro al nuraghe Majori, in occasione di una giornata associativa. Questo antefatto dimostra la grande elasticità e capacità di adattamento che determinati operatori, se dotati degli strumenti giusti e di pari opportunità, riescono a conseguire.

«Questo evento – dichiara Domenica Azzena, direttrice artistica di Mintuà e presidente di Carta Dannata – celebra le capacità e le esigenze delle persone con sindrome di Down e delle loro famiglie, attirando l’attenzione dell’opinione pubblica, dei media e delle istituzioni».

Il piccolo volume didattico che verrà presentato questa domenica è frutto degli autori Adriano Arbau, Gian Piero Cannas, Simona Canu, Antonio Careddu, Manuela Muzzu e Giuliana Pittorru. A dare supporto tecnico agli autori e all’associazione sono stati invece gli archeologi Angela Antona, Miriam Spano e Simone Vero. Il contributo grafico infine è opera di Giuseppe Barraqueddu.

(in copertina immagine di repertorio Wikimedia Commons)

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Integrazione Europea ed il suo futuro, evento a Cagliari

Si terranno a Cagliari, da venerdì 18 a domenica 20 ottobre 2024, tre giornate di formazione e dibattito politico sul futuro del Processo d’Integrazione Europea. L’evento è organizzato dal Movimento Federalista Europeo sezione Cagliari (MFE Cagliari) in cooperazione con l’Unione dei federalisti europei (UEF). Dopo ogni intervento dei relatori è previsto un dibattito aperto a tutti i partecipanti.

fotografia che raffigura Roberto Castaldi e Vincenzo Di Dino dell'MFE Cagliari
Roberto Castaldi e Vincenzo Di Dino, MFE Cagliari (foto Pitzoi Arcadu)

I lavori si apriranno venerdì 18 ottobre a partire dalle ore 17:00 presso la sala “Salvatorangelo Cucca” nella sede ASEL di Piazza Galilei n°17. Il primo appuntamento sarà la presentazione del libro «L’Europa di domani. Un’Unione rinnovata in un mondo che cambia» di Alberto Majocchi (presente al dibattito). Successivamente, sono previsti numerosi ospiti per le giornate a seguire, fra i quali Alessandra Todde (presidente RAS), Massimo Zedda (sindaco di Cagliari) e Luisa Trumellini (segretaria MFE Italia).

L’ MFE Italia è nato clandestinamente a Milano nel 1943 da oppositori del fascismo, convinti che solo un’organizzazione federale avrebbe potuto far rientrare l’Europa, distrutta dalla guerra causata dagli stati nazionali, come protagonista nel quadro geopolitico internazionale. Sempre I’MFE durante la guerra partecipò alla Resistenza armata e svolse un’attività di contatti con gli ambienti della Resistenza europea. Successivamente nacque, nel dicembre 1945, l’Unione dei federalisti europei (UEF), che costituisce ancora oggi il quadro politico-organizzativo sovranazionale dell’azione dei movimenti federalisti europei. Infine, solo nel 1951, è nata la Gioventù Federalista Europea (GFE), ramo giovanile autonomo dell’MFE, con sede locale a Cagliari ed ufficiosamente a Sassari.

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Taglio fondi UNISS. «garantire qualità dell’istruzione universitaria»

Nuovo drastico taglio di fondi per l’UNISS. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha da poco pubblicato il riparto del Fondo di Finanziamento Ordinario tra gli atenei di tutto il Paese. Il documento prevede un taglio nazionale complessivo di 800 milioni. Nel 2024 Sassari perderà 2.239.221 milioni di euro rispetto al finanziamento del 2023 (-3,10%), diventando una delle più penalizzate sul suolo nazionale nonostante il suo prestigio.

Il Fondo di Finanziamento Ordinario è uno strumento che ha subito un taglio significativo con la Riforma Gelmini e la crisi finanziaria del 2008. In seguito è lentamente tornato a crescere, ma la formula di distribuzione ha favorito gli atenei del nord o comunque quelli di grandi dimensioni.

Gli atenei di piccole e medie dimensioni, specialmente del sud, hanno invece visto i propri fondi diminuire, con una politica che non ha saputo investire in istruzione e ricerca proprio in quei territori a rischio. L’UNISS non ha fatto eccezione, subendo un taglio di fondi costante.

In Sardegna di conseguenza si riscontra una continua fuga di giovani abbinata ad una forte dispersione scolastica. Inoltre a ciò le istituzioni non prenderebbero iniziative sufficienti per scongiurare quei fenomeni di marginalizzazione sempre più preoccupanti ed aggravati proprio dalla stessa desertificazione demografica.

In questa situazione ed in un momento di sofferenza economica, evidenzia UDU Sassari in un comunicato, la prima voce che il Governo taglia è l’Università. Sempre per UDU questa politica, tra l’altro in linea con gli ultimi decenni di tagli lineari alle Università pubbliche, ha causato un sottofinanziamento cronico del sistema con conseguenti aumenti di tasse e riduzione dei servizi didattici.

Già nel 2023 l’ateneo sassarese lamentava carenza di fondi e di spazi necessari per garantire il corretto svolgimento delle lezioni e lo studio individuale e/o di gruppo. Carenze, che comunque, si manifestano da anni.

Al posto di un taglio di fondi per l’UNISS ci sarebbe però un’alternativa. Per l’Unione degli Universitari la priorità dovrebbe essere invece garantire la sicurezza delle strutture ed avere aule con posti sufficienti per tutte le studentesse e gli studenti. Altro punto cardine sarebbe l’estensione della NoTax Area fino a 30.000,00€ di ISEE. Solo così iscriversi a Sassari sarebbe una possibilità concreta per un numero ancora maggiore di giovani sardi.

In conclusione, l’UDU afferma che «Solo un’università che consente a tutte e tutti di studiare senza distinzione di classe sociale può garantirsi le forze migliori per dare prospettive di sviluppo e crescita al nostro territorio, così necessarie in un momento di crisi del mondo che viviamo. La strada da seguire è necessariamente quella di finanziare per prime l’istruzione e la ricerca. Serve uno sforzo collettivo che consenta alla Sardegna di ripartire, mettendo al primo posto la giustizia sociale».

Le parole di Elisabetta Bettoni, Senatrice Accademica all’Università di Sassari

Oggi è necessario evitare che a causa di questi tagli vengano ridotti i servizi e aumentate le tasse. L’Università di Sassari e la politica Sarda a tutti i livelli devono riconoscere il pericolo e scongiurare questo scenario: deve essere garantita la qualità e l’accessibilità dell’istruzione universitaria e della ricerca, che sono i veri motori dello sviluppo per la Sardegna

Elisabetta Bettoni, 7 ottobre 2024

(in copertina immagine di repertorio Wikimedia Commons CC BY-SA 3.0)

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Sassari, giovani autistici diventano camerieri professionisti

Nella città di Sassari l’iniziativa congiunta della Fondazione Lorenzo Paolo Medas, di Casa Artigiani e del ristorante “La Roccia” porta alla nascita di un concreto progetto di inclusione sociale.

Circa dieci giovani autistici, riferisce l’Unione Sarda, hanno intrapreso una strada nel mondo della ristorazione professionale grazie ad uno speciale corso con il quale hanno conseguito la certificazione Haccp, licenza fondamentale per lavorare in sicurezza con alimenti e bevande. Fra gli operatori scelti anche individui con forme più intense e socialmente invalidanti dello spettro autistico, come i ragazzi non-verbali o in generale con altre condizioni simili che causano maggiore difficoltà a trovare lavoro stabile ed integrarsi nel tessuto sociale.

Giulio Piu, segretario di Casa Artigiani, afferma con questa iniziativa di avere avuto a che fare con «studenti entusiasti». I neo-camerieri adesso lavoreranno al Club Inside Aut, di prossima apertura presso via Madrid.

Una grande iniziativa che lascia pienamente soddisfatto il segretario di Casa Artigiani, il quale afferma in conclusione «Io credo che il cliente sarà molto soddisfatto di trovare questa novità e ragazzi come loro».

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Londra, uomo sfigurato cacciato dal ristorante. «spaventi i clienti»

È successo a Camberwell, South London (UK). Oliver Bromley, un uomo con una Neurofibromatosi di tipo 1 (NF1), ovvero una malattia che provoca tumori lungo il sistema nervoso che possono crescere in qualsiasi parte del corpo (nel suo caso risultano particolarmente vistose le formazioni sul viso), racconta alla BBC di essere stato cacciato da un ristorante mentre cercava di ordinare qualcosa da mangiare con la scusa che i clienti si stavano lamentando di lui. «È orribile che una cosa del genere possa accadere» – dice Bromley alla stampa – «sul momento l’ho presa molto sul personale».

Mr. Bromley racconta inoltre di non voler cercare vendetta con la sua denuncia (omette infatti volontariamente il nome del ristorante), ma di voler solo portare maggiore attenzione e consapevolezza verso la sua condizione.

L’accaduto

L’episodio è avvenuto ad agosto quando il signor Bromley, in quel periodo ricoverato presso il King’s College Hospital, decise di mangiare fuori perché stufo del solito cibo da ospedale.

Bromley racconta di essere entrato nel ristorante la prima volta per un attimo, ed avendo notato il cartello che intimava il pagamento solo in contanti, di essere momentaneamente andato via per prelevare allo sportello. Una volta rientrato lo staff però lo ha «cortesemente» invitato ad andarsene, dicendo senza mezzi termini che «stava spaventando i clienti ed alcuni si stavano anche lamentando per la sua presenza».

Mr. Bromley precisa ai giornalisti BBC che il tempo trascorso dal suo primo ingresso fino al suo ultimo rientro con i contanti è stato brevissimo, e non ci fosse quindi stato materialmente il tempo affinché qualcuno dei clienti potesse notarlo o addirittura trovare il tempo di lamentarsi. Di conseguenza per lui era abbastanza palese il fatto che non fossero i clienti a trovare sgradevole la sua presenza, bensì lo stesso staff del ristorante. All’incredibile richiesta di questi ultimi lui, sul momento, ha deciso semplicemente di non controbattere per andarsene «il prima possibile».

A mente più fredda racconta però di aver poi sporto un reclamo al ristorante e, non ricevendo risposta, di aver comunicato l’accaduto alla polizia. Quest’ultima gli ha risposto che, nonostante l’episodio rientrasse effettivamente fra gli hate crime, difficilmente avrebbero potuto fare qualcosa.

Il caso Bromley e l’abilismo nel Regno Unito

La Nerve Tumours UK afferma che tristemente episodi del genere non sono rari. Karen Cockburn, direttrice dell’Ente, aggiunge inoltre di avere anche lei scritto al ristorante senza ricevere risposta, ma di stare comunque lavorando con i propri partner per migliorare la consapevolezza di certe condizioni mediche anche all’interno del mondo dei lavoratori a contatto con il pubblico.

(in copertina immagine rappresentativa creata con chatGPT)

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Tempio Pausania, Battista Baltolu presenta la sua opera prima

Si terrà al Museum Bar Ristorante di Tempio Pausania, in piazza Gallura 27 alle ore 18:00 del giorno domenica 29 settembre 2024, la presentazione del primo libro dello scrittore tempiese Battista Baltolu. Il libro, chiamato Una tranquilla cittadina con editore Maxottantotto Edizioni, racconta episodi di vita riferibili a una Tempio Pausania che, sotto mentite spoglie, nell’opera prende il nome fittizio di Colleventoso.

Mintuà 2024 comunica l’organizzazione di un nuovo evento di promozione dedicato ad un artista locale. La presentazione del libro di questa domenica, con la presenza fisica dell’autore, avrà inoltre l’accompagnamento dell’editor Laura Fadda e del musicista e cantautore Roberto Acciaro. Il libro a firma del Baltolu è caratterizzato da «ingredienti giusti per una storia che contiene anche il racconto di un delitto che spezzerà il tempo ordinario e sempre uguale di una tranquilla cittadina, specchio di quella parte del Belpaese che nel secondo dopoguerra avrebbe seguito altre strade e altre storie».

Mintuà – Parole in circolo è una rassegna letteraria che nel 2024 giunge al suo quinto anno consecutivo di attività. Ogni anno scrittori sardi e nazionali, affermati o esordienti, sono stati ospitati nelle annuali edizioni di questa ormai consolidata realtà culturale tempiese.

Locandina dell’evento

Mintuà è una parola che deriva dalla Lingua gallurese che significa menzionare, citare oppure anche commemorare, ricordare, tenere a mente.

Chi è Battista Baltolu

Battista Baltolu (foto concessa)

Settantenne, tempiese. Battista Baltolu ha studiato al liceo classico della sua città natale per poi trasferirsi a Bologna per studiare Medicina e Chirurgia. Ha interrotto gli studi universitari per dedicarsi per quasi una quarantina di anni al lavoro di impiegato presso l’Ente Foreste della Sardegna. Infaticabile lettore e grande appassionato di scrittura, ha partecipato a più concorsi letterari, ottenendo anche risultati riconosciuti. Un suo racconto fa parte dell’antologia deandreiana della nona edizione del premio letterario Una storia sbagliata.

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Sassari, Cavalcata sarda rinviata al 4 giugno

SASSARI: Data l’altissima probabilità di precipitazioni per sabato e domenica, confermata anche oggi dai bollettini meteorologici nazionali e regionali, l’Amministrazione comunale ha deciso di rinviare al fine settimana del 3 e 4 giugno la Cavalcata sarda e i suoi eventi collegati.

«Abbiamo sperato fino a stamattina che le previsioni potessero migliorare prima di prendere una decisione così importante – spiega il sindaco Nanni Campus -. Purtroppo però oggi è stato segnato un ulteriore peggioramento. 

La Cavalcata sarda non è una manifestazione legata allo scioglimento di un voto religioso che deve tenersi necessariamente in una data, ma l’appuntamento della penultima domenica di maggio è semplicemente una consuetudine.

Nel fare questa scelta abbiamo preso in considerazione diversi aspetti e sentito il direttore artistico, Giuliano Marongiu, per valutare la fattibilità dell’idea. 

Abbiamo anche pensato che fermare l’organizzazione oggi e indicare da subito una nuova data permette di limitare i danni economici che subirebbero esercenti, ristoratori, e tutte le altre attività interessate, compresi i venditori ambulanti. Anche “rinchiudere” il concerto-evento in un teatro limiterebbe la partecipazione, mentre noi vogliamo che sia una festa di tutti, così come i canti e i balli che per definizione si tengono in piazza».

Concerto-evento, Cavalcata sarda, pariglie e canti e balli rinviati dunque a sabato 3 e domenica 4 giugno 2023

«Il settore Cultura, il direttore artistico e il Gabinetto del sindaco sono già al lavoro per riorganizzare tutto, affiancati da tutti i settori del Comune. In particolare, Giuliano Marongiu sta già contattando i gruppi per verificare la disponibilità in quelle date ed eventualmente, se necessario, si attingerà all’elenco delle numerose richieste arrivate nei mesi scorsi».

Prosegue il sindaco Campus. «Ringrazio tutti i dipendenti che, nonostante la pesante mole di lavoro, si sono immediatamente messi all’opera, con forte senso di appartenenza e del bene comune, affrontando una situazione completamente nuova».

«Abbiamo deciso di spostarla e non cancellarla perché il ritorno economico e di immagine per la città è molto elevato. Già l’anno scorso la Cavalcata è stata spostata a settembre a causa del Covid. Ed è stata un successo. Siamo fiduciosi e ci prendiamo questa responsabilità anche questo anno: la pioggia non cancellerà la Festa della Bellezza, la rinvierà soltanto e Sassari avrà la sua due giorni di grandi eventi» conclude il sindaco.

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Note

  • FONTE & APPROFONDIMENTI: Articolo ufficio stampa comune di Sassari
  • Foto copertina ©Comune di Sassari

Porto Torres, niente contenitori in vetro e lattina durante la festa patronale

PORTO TORRES: Stop a contenitori in vetro e lattine nelle giornate della Festha Manna. Con un’ordinanza firmata nei giorni scorsi, che riprende orientamenti consolidati in tutta Italia in occasione di grandi eventi, il sindaco Massimo Mulas detta regole stringenti sulla vendita e il consumo di bevande.

Sarà vietato il consumo itinerante di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro e in lattine

Dalla mezzanotte del 26 maggio e alle 5:00 del 30 maggio, in tutto il perimetro del territorio comunale interessato dall’evento, sarà vietato il consumo itinerante di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro e in lattine.

La somministrazione e la vendita su area pubblica di qualunque bevanda, anche analcolica, in lattine e contenitori di vetro sarà vietata.

Infine l’abbandono in luogo pubblico o aperto al pubblico di bevande alcoliche o non alcoliche, comunque acquisite, contenute in bottiglie di vetro o in contenitori realizzati con il medesimo materiale.

Per chi non rispetterà l’ordinanza è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 25,00 a 500,00 euro per il primo accertamento. Il divieto non riguarda la sola vendita finalizzata all’uso domestico.

Le ragioni del provvedimento

Il provvedimento è stato adottato «per ragioni di decoro, di sicurezza urbana e a tutela dell’incolumità pubblica».

Si legge ancora nell’ordinanza «prevenire i rischi imputabili al consumo di bevande in contenitori di vetro ed in lattine, i cui vuoti, se abbandonati a bordo strada, possono essere utilizzati in modo improprio da persone dedite a condotte illecite».

Tutto questo soprattutto in previsione del «numero rilevante di persone che si concentrerà perlopiù nel centro storico della Città».

L’ordinanza si conclude con un invito agli esercenti a «utilizzare esclusivamente bicchieri, cannucce, piatti, posate e contenitori per trasporto e consumo bio-compostabili, al fine di ridurre il forte impatto ambientale costituito dall’utilizzo dei contenitori in plastica».

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