Il comune della Maddalena avvia, dopo il caso di aggressione da parte di un cinghiale selvatico contro un bambino, le operazioni per l’abbattimento della fauna selvatica dichiarata “particolarmente pericolosa”. Il provvedimento emanato dal primo cittadino Fabio Lai contro i cinghiali della Maddalena non scenderebbe però troppo nei particolari, e lascerebbe quindi agli operatori una certa discrezionalità nel decidere quali animali siano effettivamente pericolosi e quali no.

Dopo l’aggressione avvenuta contro un bambino di 9 anni il 18 agosto 2024, il comune ha deciso, non senza critiche, di prendere provvedimenti. Dopo una tavola rotonda con gli enti competenti il municipio sardo ha deciso, al fine di tutelare l’incolumità di locali e turisti, di attuare il pugno di ferro contro la fauna selvatica locale.

Per molte associazioni ed opinionisti esterni fra i quali Selvaggia Lucarelli (riportata anche dalla Nuova Sardegna) però il problema sarebbe alla base: nella suddetta meta turistica sarebbero infatti le cattive abitudini dei vacanzieri la causa del problema. I turisti, non rispettando l’indole degli animali, ne violerebbero continuamente gli spazi sbarcando in massa e bivaccando, arrivando a dargli perfino da mangiare e trattandoli “come cagnolini”.  

Per Piera Rosati (LNDC Animal Protection) il documento emanato dal Sindaco sarebbe un «Ennesimo inutile spargimento di sangue, con provvedimenti violenti e non risolutivi.». Per l’avvocato Michele Pezone invece «Nel provvedimento del Sindaco si fa riferimento nello specifico a cinghiali particolarmente pericolosi, per cui non si comprende quali criteri saranno stabiliti dai tiratori scelti per la mattanza i soggetti da abbattere». LNDC Animal Protection fa sapere inoltre di aver inviato una diffida al primo cittadino de La Maddalena per annullare immediatamente le operazioni di abbattimento.

Guerra ai cinghiali della Maddalena. Le dichiarazioni di LNDC Animal Protection

Come con gli orsi in Trentino anche qui, leggendo l’ordinanza del sindaco della Maddalena, saranno uccisi gli animali pericolosi, quindi quelli che secondo le Autorità sarebbero stati protagonisti dei casi di aggressione all’uomo e dell’ultimo avvenuto a Cala Corsara. Una nuova sanguinosa e sterile operazione che dimostra l’incapacità della politica di investire in soluzioni di medio e lungo periodo che siano rispettose della fauna, dell’ambiente e in generale della vita di altri esseri viventi, come l’educazione delle persone e dei turisti per una reciproca e rispettosa convivenza con gli animali che abitano semplicemente la ‘loro casa’, o difendono i propri cuccioli da azioni umane che reputano minacciose. Abbiamo letto altresì la recente ordinanza emanata dall’Ente Parco che vieta alle persone di dare da mangiare ai cinghiali: un po’ tardi, rispetto al programma di caccia in agenda tra poche ore, per attuare concretamente un’azione di comunicazione che possa essere efficace. Ci batteremo perché la cruenta operazione in programma oggi pomeriggio sia annullata e si valutino altri tipo di provvedimenti sul medio e lungo periodo per mettere al sicuro persone e animali.

Piera Rosati, 30 agosto 2024

©RIPRODUZIONE RISERVATA