SOMALIA:  Le recenti riforme alla costituzione somala hanno causato l’inasprirsi delle tensioni nella già fragile situazione politica del paese. Lo stato autonomo del Puntland in risposta a queste manovre ha rifiutato di riconoscere le modifiche alla costituzione somala e si è ritirato dal sistema federale.

La testata italiana Africa Rivista, citando le fonti locali di Hiiraan.com, riporta l’acuirsi di nuove tensioni nel paese del corno d’Africa, che dall’ormai lontana caduta di Siad Barre non è mai più riuscito a ritrovare una stabilità sociale e geopolitica duratura.


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Le nuove riforme della costituzione somala

Nei giorni scorsi il Parlamento somalo ha approvato quasi all’unanimità una profonda riforma della costituzione vigente approvata inizialmente nel 2012. Le nuove riforme alla costituzione somala portano il paese di stampo federale ad un sistema di gestione del potere più centralizzato. Il nuovo assetto della costituzione somala garantisce infatti un maggiore controllo del potere al Presidente federale a discapito dei singoli governi e dei maggiori clan tribali.

Questo nuovo riassetto del potere ha allertato le autorità del Puntland. Secondo Mohamud Aidid Dirir, ministro dell’Informazione del Puntland, queste modifiche rischiano di aggravare ulteriormente la situazione di violenza nel paese. Sempre secondo il ministro questa manovra è frutto di un comportamento scorretto del Presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud. Secondo lui quest’ultimo userebbe il parlamento federale come strumento per «portare l’autorità nelle sue mani».

In un’intervista rilasciata al Guardian lo stesso Mohamud Aidid Dirir contestualizza meglio le sue preoccupazioni per la nuova costituzione somala affermando: «Siamo un Paese fragile che si sta ancora riprendendo da una guerra civile, che non ha una politica stabile. Se il potere si concentrasse nelle mani di una sola persona, si correrebbe il rischio di ritornare alla guerra civile. Abbiamo sempre avvertito che ciò potrebbe accadere».

La reazione del Puntland

A causa di queste modifiche il Puntland, che accusa in aggiunta che il governo centrale lo ha ostacolato nel momento in cui ha cercato di partecipare alle consultazioni, ha detto che per questa ragione non riconoscerà i cambiamenti. In conclusione il Ministro Dirir afferma: «Non dichiareremo l’indipendenza, ma il Puntland resterà da solo finché non verrà consultato».

Il Puntland è uno dei cinque stati federali della Somalia. È stato istituito come entità autonoma e separata nel 1998 ed è l’amministrazione regionale più potente del Paese. Le relazioni fra il governo centrale somalo ed il Puntland sono caratterizzate dal susseguirsi di tensioni diplomatiche e spinte secessioniste con conseguente paralisi nello sviluppo dell’area.

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