BRUXELLES: In Europa sono stimati 5 milioni di persone nello spettro autistico. L’associazione internazionale Autism-Europe dichiara che molte di loro subiscono quotidianamente discriminazione ed emarginazione.

L’iniziativa «I can learn. I can work»

Per rispondere a questa situazione è stata lanciata dalla stessa l’iniziativa “I can learn. I can work” con lo scopo di abbattere questo muro di esclusione sociale grazie nei due campi fondamentali della vita: il lavoro e l’istruzione.

Secondo l’Associazione infatti dalla prima infanzia fino all’Università gli autistici subiscono una cattiva e poco inclusiva educazione, molto poco affine con le loro necessità.

Un altro nodo dolente è il mondo del lavoro: In Europa meno del 10% degli autistici risulta impiegata.

In quest’ultimo campo gli autistici subiscono forti discriminazioni ed i pochi che riescono a trovare un impiego lo ottengono solo in lavori scarsamente retribuiti o solo grazie a politiche di inclusione sociale.

La Commissaria europea per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza Helena Dalli afferma:

Per le persone con invalidità invisibili come lo spettro autistico, la vita può essere molto difficile poiché spesso non riescono a ricevere un livello di supporto su misura per loro. Sono grata per l’inestimabile lavoro degli esperti e delle organizzazioni le quali quotidianamente assicurano l’accesso ad ogni singolo cittadino al lavoro ed all’educazione su base equa per tutti. Il raggiungimento dell’uguaglianza richiede uno sforzo collettivo e pertanto la nostra strategia riguardo l’agenda 2021-2030 sui diritti delle persone con disabilità rappresenta un ulteriore passo avanti verso un’Unione nell’uguaglianza.

Helena Dalli, 30 marzo 2021

Le richieste principali di Autism-Europe per gli autistici

  • Supporto mirato e consapevolezza delle particolari esigenze nell’impiego e l’istruzione;
  • Accesso ad opportunità lavorative concrete ed ad una formazione lavorativa attinente;
  • Supporto dei punti di forza degli studenti autistici (maggiore flessibilità nelle offerte formative e nelle infrastrutture);
  • Tutela dal bullismo contro le persone autistiche;
  • Leggi locali e nazionali che vengano incontro alle esigenze degli autistici nel campo del lavoro e dell’impiego;
  • Incremento della consapevolezza riguardo le potenzialità dei lavoratori autistici;
  • Gli stati membri d’Europa devono osteggiare le cosiddette “Benefit trap”;
  • Maggiore armonizzazione del riconoscimento delle disabilità all’interno dell’Unione Europea;
  • Finanziamenti europei maggiori nei confronti delle politiche di inclusione;
  • Politiche mirate in risposta alla pandemia COVID-19 che combattano il fenomeno dell’emarginazione.

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